Muore a 29 anni, la Valdera in lutto per Cristian: l'ultima grande scelta d'amore prima della tragedia
Era originario di Libbiano, nel comune di Peccioli, e con la compagna aveva deciso di trasferirsi nella periferia di Pontedera
PECCIOLI. Super tifoso dell'Inter, amava seguire la sua squadra del cuore e da poco aveva deciso di formare una nuova famiglia con la sua compagna. Una vita piena di passioni, di spensieratezza e di amici. E un addio improvviso, arrivato troppo presto.
La tragica notizia
Cristian Bombara, originario di Libbiano, frazione di Peccioli, si è spento domenica 29 settembre dopo mesi di dolore, combattendo come un leone contro una malattia che invece non gli ha lasciato scampo. Aveva solo 29 anni. Un'intera comunità, quella pecciolese ma anche quelle di Pontedera dove abitava e Calcinaia, dove invece lavorava, alla Solea, azienda di stampaggio di materie plastiche, sono in lutto e si stringono forte intorno alla famiglia. Schiacciati da una tragedia incomprensibile. Perché la morte di Cristian è la sofferenza più atroce che esista. Quella innaturale di una madre e un padre che perdono un figlio, di una sorella che perde il fratello e di tanti ragazzi che non potranno più ridere con il loro amico di sempre.
Il ricordo
«Cristian era una delle persone migliori che abbia mai incontrato», dice Andrea Gasparri che l'ha conosciuto sette anni fa, amica della coppia. E non ha dubbi. «Era buono, rispettoso ed educato. Un cuore generoso – continua – che ha affrontato la malattia con coraggio, senza arrendersi mai. Da febbraio abbiamo capito che la situazione sarebbe stata complicata ma certo non ci aspettavamo che sarebbe stato tutto così veloce». Tanto che Cristian e la sua compagna avevano deciso di prendere casa insieme a Santa Lucia, frazione pontederese, di trasferirsi e impegnarsi reciprocamente. Ma poi un destino beffardo ha sconvolto i piani. «Era impossibile non volergli bene – aggiungono altri – perché sapeva mettere a suo agio chiunque, mai invadente ma sempre pronto a dare una mano a chi aveva bisogno. Non ci sono parole per descrivere quello che proviamo e per raccontare davvero, nel profondo, chi era Cristian». Decine e decine i messaggi di cordoglio, a testimonianza del grande affetto che lo circondava. Dai compagni d'infanzia a quelli di scuola, dai colleghi di lavoro a chiunque, per vari motivi lo avesse incrociato.
Lo strazio degli amici
«Ci frequentavamo tanto ai tempi delle scuole superiori, quando lui studiava al liceo artistico Russoli, e anche per un bel po' dopo. All'inizio poteva sembrare timido ma invece Cristian era solare e simpaticissimo. Gli piaceva tanto disegnare – ricorda Nicola Marianelli, pecciolese doc – ed era il primo ad aiutarti se avevi un problema. Era instancabile e qualunque lavoro abbia fatto ci ha sempre messo anima e dedizione». Anche gli Amici di Tana, la squadra amatoriale di calcio del Comune dell'Alta Valdera ha voluto essere vicina alla famiglia, in particolare al cugino di Cristian, Davide, loro dirigente sportivo. «Ci stringiamo attorno alla famiglia del nostro dirigente Davide Tedesco per la scomparsa – affidano il loro messaggio ai social – del cugino. Cristian compagno di scuola e amico di alcuni dei nostri giocatori, se ne è andato dopo una lunga malattia. In questo momento difficile, il nostro pensiero va a Davide e alla sua famiglia. Con tutto il nostro sostegno».