Il Tirreno

Pontedera

Amarcord

Pontedera, ti ricordi Della Santina? I commessi dello storico negozio si ritrovano in una rimpatriata tra aneddoti e ricordi

di Paola Silvi
La rimpatriata e a destra Marco Salvetti e Luciano Diciotti
La rimpatriata e a destra Marco Salvetti e Luciano Diciotti

L'idea di Luciano Diciotti e Marco Salvetti, storici commessi: il marchio ha rappresentato una pietra miliare del commercio cittadino

16 marzo 2024
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PONTEDERA. Via Primo Maggio, angolo con via Saffi, zona centrale della città. Un palazzo di due piani dove la qualità, l’eleganza e l’attenzione al dettaglio sono il segno distintivo di un’attività che sta nascendo nel mondo del commercio pontederese. Sono gli anni Sessanta e tutti già conoscono il Della Santina. Il negozio di tessuti, dove si scelgono i pezzi di seta, di lana pregiata, di cotone per poi creare vestiti su misura. Dalla stoffa alle mani sapienti di sarte che danno vita, con ago e filo, alle idee.
L'inizio del mito e la rimpatriata
Un gruppo di ragazzi, alcuni giovanissimi, altri un po’ meno, lavora qui tra panni e abiti confezionati. Giovedì lo stesso gruppo di colleghi, a distanza di oltre mezzo secolo si è ritrovato a cena, alla Trattoria Buti per riavvolgere il filo della memoria e ricordare con affetto e un pizzico di nostalgia quei momenti e quelle giornate condivise. «È stata una bellissima rimpatriata», racconta Luciano Diciotti che ha mosso i primi passi nel settore proprio nello storico negozio di abbigliamento Della Santina. «È stato il mio primo lavoro. Facevo il commesso e avevo da poco superato 15 anni». Lui e il collega Marco Salvetti che in seguito è diventato direttore dell’esercizio commerciale erano inseparabili. «Marco – aggiunge – aveva un anno più di me. Eravamo e ancora oggi siamo molto legati».
Le storiche commesse
Ma insieme a loro a cena c’erano anche Pieranna, Orelì, Grazia, Cristina, Rossana e Erica, le commesse, colonne portanti di un marchio che ha lasciato il segno nel cuore di generazioni di pontederesi. «Era tanto – continua Luciano – che sognavo di incontrarci di nuovo per rivivere quel periodo e quel clima. Non solo al lavoro ma proprio nella moda. Erano i decenni d’oro delle confezioni e a Pontedera Della Santina era uno dei primissimi esempi imprenditoriali di moda che ha saputo cogliere i gusti di un pubblico in cambiamento». Un’avventura che è rimasta nei cuori di molti diventando punto di riferimento anche per la provincia. Tanto che poi, alcuni anni dopo il Della Santina si trasferirà nella location, che in molti ricordano ancora, in piazza Belfiore. Era il 1970 e la fama del negozio era alle stelle. Un percorso finito poi negli 2000 quando l’attività fu ceduta alla società Milord che ha chiuso i battenti il decennio successivo.
Ricordi e aneddoti
Innumerevoli gli aneddoti e gli “amarcord” che hanno fatto riscoprire ai presenti, chiamati a raccolta da Diciotti, che ha aperto un negozio tutto suo dal 1981, il senso della collaborazione e delle prime esperienze, tra abbracci e sorrisi. «Di tempo ne è passato eccome. Ci siamo rivisti e ovviamente siamo molto diversi. Orelì ha compiuto 93 anni ma tra una chiacchiera e l’altra è stato come tornare indietro, in un lampo. Un tuffo – dice – in un’epoca che non c’è più ma che ci ha permesso di essere quello che siamo oggi».


 

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