Il Tirreno

Pontedera

Il lutto

Bientina, addio all’ex barista Enrico Grillo: ha gestito il circolo Fantozzi

di Andreas Quirici

	Enrico Grillo dietro al bancone del bar all’interno del circolo Fantozzi
Enrico Grillo dietro al bancone del bar all’interno del circolo Fantozzi

Morto all’età di 79 anni dopo aver lavorato anche al Chicco Nero

09 febbraio 2024
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BIENTINA. Una vita dietro al bancone di un bar a Pontedera. Per trent’anni al circolo Fantozzi, quello che per tantissimo tempo era “dei socialisti” e un decennio al Chicco Nero che ha lasciato nel 2022. Da allora in pensione ma per Enrico Grillo non c’è stata pace. Prima la diagnosi di una malattia, poi una situazione sanitaria che lo ha costretto a letto. Poi la morte, arrivata l’altra mattina nella casa di Santa Colomba, nel territorio comunale di Bientina, in via Pistoiese 12, dove abitava con la moglie Miriam, circondato dall’affetto anche della figlia Silvia e dov’è esposto. Il funerale sarà celebrato domani alle 14,30 nella chiesa della frazione bientinese, poi la salma sarà avviata alla cremazione.

Un personaggio molto conosciuto a Pontedera, dove ha vissuto a lungo. Prima di diventare il gestore del circolo Fantozzi in piazza della Concordia, Grillo si occupava di pneumatici con un’officina al Ponte alla Navetta. Era un grande appassionato di nuoto, soprattutto di tuffi che affrontava anche dalla rilevante altezza di dieci metri. Ma quello che colpiva di Enrico era la sua gentilezza e i suoi modi affabili di rapportarsi con le persone. Che fosse per servire un caffè o per un saluto veloce su un marciapiede del centro di Pontedera, lo trovavi sempre col sorriso e con una buona parola per tutti. Era il perfetto commerciante che difficilmente lasciava trasparire con il pubblico le proprie preoccupazioni o le arrabbiature che, fatalmente, gli riempivano la giornata.

Al bar dei socialisti, visto che il circolo Fantozzi era la sede del Psi cittadino, ha visto passare generazioni di pontederesi, vivendo l’epoca più importante del locale con tanti tavoli pieni nel pomeriggio di giocatori di carte o appassionati di biliardo in fila per giocare nello spazio riservato alla stecca. Un lavoro duro, in quegli anni, con decine di persone ogni domenica a giocare a tombola nel grandissimo spazio creato proprio per accogliere tanta gente alle numerose iniziative che venivano organizzate in quegli anni. Insieme alla moglie e con Roberta Grassi e sua figlia Romina Rugiati, le due dipendenti, hanno formato una squadra in grado di rispondere a tutte le esigenze dei clienti.

Ma, ironia della sorte, se prima Grillo era stato a lungo il gestore dell’attività con Grassi e Rugiati dipendenti, quando nel 2011 il circolo ha cambiato guida, le parti si sono invertite. Mamma e figlia hanno aperto il Chicco Nero in piazza Gronchi che, in poco tempo ha saputo conquistarsi le simpatie di numerosi clienti. Mentre Enrico Grillo è diventato un loro dipendente finendo poi la sua carriera lavorativa. E anche in questa nuova avventura, il naturale savoir-faire di Enrico era sempre lo stesso. Gentilezza, calma, sorrisi e tanta passione in ogni cosa che faceva. E ora che non c’è più, per molte persone che lo conoscevano e che gli volevano bene sarà difficile colmare il vuoto che si è creato. «Eravamo preparate – dice Romina Rugiati – ma è sempre un grande dispiacere affrontare queste perdite. Lo conoscevo da oltre trent’anni. È stata una figura molto importante per tutti noi. Ci mancherà tanto».




 

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