Il Tirreno

PONTEDERA. Pantaloni blu fino al ginocchio, camicetta celeste, foulard o pelliccia come si chiama in gergo, scarponi e zaino in spalla.

Così gli scout di tutto il mondo, 50mila quelli attesi, si danno appuntamento al Jamboree, che per la venticinquesima edizione si terrà in Corea del Sud dal primo al 12 agosto. Tra i partecipanti al maxi raduno, coordinato dall’Organizzazione mondiale del movimento scout, che va in scena ogni quattro anno, ci saranno, a rappresentare la Valdera, Elena Maniscalchi di Bientina e Sophie Marie Tavares di Casciana Terme.

Due giovanissime di 14 e 15 anni che frequentano i loro rispettivi gruppi scout, al terzo anni di reparto e che andranno a fare quest’esperienza lontane da casa, insieme però ad altri 930 ragazzi provenienti da ogni parte della penisola. Ambasciatrici dei loro territori diventano testimonianza per gli amici e i compagni che non saranno direttamente presenti al più grande rendez vous dei nipotini di Robert Baden-Powell ma anche racconto vivente di che cosa significhi fare scoutismo. Tanto che una settimana fa Marie Sophie e una delegazione del suo gruppo Agesci sono stati ricevuti dal sindaco Mirko Terreni che le ha consegnato una bandiera del Comune e prima della partenza ufficiale anche le porte del municipio di Bientina si spalancheranno per Elena, con il sindaco Dario Carmassi che aspetta di augurarle buon viaggio.

«Per le nostre comunità – dicono i primi cittadini – è un orgoglio che due nostre concittadine prendano parte, per la prima volta, a questa manifestazione. Loro sono il simbolo concreto di un sogno che diventa realtà, di tutti i ragazzi che si affacciano alla vita, pieni di voglia di conoscere e di aprirsi agli altri». E le due scout, studentesse di un liceo internazionale milanese l’una e dello scientifico pontederese XXV Aprile l’altra, non stanno nella pelle, per l’occasione unica e irripetibile di cui sono protagoniste e per la voglia di raccontare, al loro ritorno, ogni minimo particolare di questi dodici giorni dove decine di migliaia di giovani e leader di 170 paesi diversi condivideranno cultura, amicizia e pratiche concrete di cittadinanza globale. Non a caso il motto del campo che sarà ospitato, nello specifico, a Saemangeum, nella contea di Buan, in Corea del Sud per la seconda volta, dopo quello del 1991, è “Draw your dream” (letteralmente: disegna il tuo sogno) ed esprime il desiderio di rendere il Jamboree un’opportunità per coltivare le proprie speranze e sperimentare momenti di impegno e responsabilità.

«Simbolicamente – spiega Edoardo Cignoni, uno dei capi scout di Sophie Marie – il Jamboree ha lo scopo di ricordare la comunione di valori e ideali che unisce tutti coloro che hanno fatto la promessa scout. I ragazzi che partiranno dalla Toscana sono una quarantina e durante l’anno si sono già incontrati per prepararsi e per conoscersi, con riunioni di formazione all’insegna dell’inclusione e dell’accoglienza delle diversità, con incontri online ed uscite. Tra i responsabili adulti partirà anche Giuseppe Mascellani, capo scout della zona pisana».

Conto alla rovescia dunque ed entusiasmo contagioso che scorre da Casciana Terme a Bientina e tocca l’intera provincia di Pisa. «Molti degli elementi del programma – aggiunge Agnese Dell’Antico, capo gruppo degli scout di Bientina – coinvolgeranno i ragazzi nello sviluppo delle capacità di leadership, per acquisire autonomia e di competenze per la vita, e sfideranno i partecipanti ad approfondire le questioni globali e a crescere come cittadini al di là dei confini e delle barriere fisiche e geografiche. Queste esperienze veicoleranno i valori e il metodo scout, con particolare attenzione all’educazione multiculturale e allo sviluppo sostenibile». Una ricchezza insomma che la coppia di 15enni custodirà nel cuore e trasmetterà ai compagni dei rispettivi gruppi di appartenenza. E come dicono dall’associazione: buona strada Elena e Sophie Marie.

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