Il Tirreno

PECCIOLI. «Noi facciamo le cucine che non vogliono fare gli altri», diceva. Anche negli ultimi anni della sua vita non ha mai perso la passione per la moda. Coraggioso ed elegante nell’abbigliamento. Coraggioso ed elegante da imprenditore. Attaccato fino all’ultimo alla sua “creatura”, tanto da recarsi in azienda fino a 95 anni.

La Valdera perde uno degli imprenditori più importanti dell’ultimo secolo.

È morto a 99 anni Fernando Toncelli, fondatore dell’omonima “firma” delle cucine di lusso. Nato l’11 settembre del 1923, Fernando fino a 33 anni aveva lavorato alla Piaggio. Poi, mentre si trovava nello stabilimento di Biella, la decisione di cambiare vita. Il licenziamento e l’investimento della liquidazione nel commercio di legname. Fernando ha fiuto per gli affari, sa stare in mezzo alla gente, è convincente e onesto. Tra il 1956 e il 1957 crea Toncelli Cucine. Un successo straordinario. Lascia la moglie, Flora Lupi, e i figli Lorenzo, Gloria e Federica.

«Mio padre era un uomo concreto – dice il figlio Lorenzo– e proprio per questo aveva lasciato detto di non volere alcuna cerimonia funebre. Ha sempre detto che non voleva essere ricordato in una chiesa, ma soltanto nel cuore delle persone che lo hanno conosciuto e hanno imparato a volergli bene».

Tantissime persone hanno contattato la famiglia Toncelli per una parola di conforto e un ricordo legato a Fernando, il re delle cucine della Valdera, che da qualche anno si era trasferito in centro a Pontedera da Peccioli.