Il Tirreno

POMARANCE. C’è un nome che gli investigatori associano all’incendio divampato nei giorni scorsi in località Valle Secolo, nella zona di Larderello. Pochi gli ettari bruciati, ma quasi certa la natura dolosa del rogo.

I carabinieri forestali al termine di una rapida indagine sono arrivati a chiudere il caso denunciando per incendio doloso un residente, 50enne, che già in passato era finito nei guai per episodi analoghi.

Nel corso del sopralluogo in zona i forestali hanno trovato l’innesco da cui è partito l’incendio poi domato dalle squadre Aib del volontariato con il personale dell’Unione Montana, i vigili del fuoco e due elicotteri.

Si tratta di una scatola di fiammiferi con una sigaretta accesa che funziona da miccia. Quando la brace viene messa a contatto con le estremità dei fiammiferi parte la combustione.

Il mozzicone di sigaretta è stato repertato dagli investigatori che hanno acquisito anche la testimonianza di chi avrebbe visto il sospettato fumare nell’area dove è stato rinvenuto l’innesco.

Con l’eventuale esito positivo della comparazione del dna dell’indagato con le tracce presenti sulla sigaretta, l’inchiesta avrà il tassello finale per attribuire all’uomo la responsabilità dell’incendio.

Una decina di anni fa venne denunciato per le fiamme divampate sulle colline di Montegemoli con un’area di circa trenta ettari interessate dal rogo. Vive nella zona dell’ultimo incendio e nel tempo sono stati diversi gli episodi in cui nel manifestare il suo disagio sociale l’uomo avrebbe appiccato il fuoco senza provocare gravi danni.

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