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Piaggio, anche chi è senza Green pass potrà avere un pasto caldo della mensa

Danilo Renzullo
Piaggio, anche chi è senza Green pass potrà avere un pasto caldo della mensa

Ieri la riunione del comitato Covid, trovata un’intesa, saranno migliorate anche le strutture dei gazebo esterni

31 agosto 2021
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Danilo Renzullo

Il pranzo sarà lo stesso. O almeno, tutti avranno la possibilità di far affidamento su un pasto caldo. Chi possiede il Green pass e chi non ha ancora, o si rifiuta di ottenere, la certificazione verde. Le modalità di consumazione resteranno diverse, ma per tutti saranno dignitose.

Il comitato Covid mette tutti d'accordo. Azienda e sindacati. La Piaggio si è impegnata ad annullare, o quantomeno a ridurre, le differenze che negli ultimi giorni hanno caratterizzato la pausa pranzo dei dipendenti. Da una parte i possessori del Green pass, che possono regolarmente accedere alla mensa gestita da un'azienda esterna. Dall'altro chi, per scelta o per lungaggini nel percorso vaccinale anti-Covid, non è in possesso della certificazione che attesta l'avvenuta vaccinazione contro il nuovo coronavirus, la guarigione dal Covid o la negatività a seguito di un tampone, resa obbligatoria per l'accesso alle mense aziendali. Quest'ultimi costretti ad accontentarsi di un fugace pranzo (panino) sotto ad un gazebo allestito in un piazzale dello stabilimento.

Ieri pomeriggio è bastata poco più di un'ora di discussione, alla presenza anche del presidente del gruppo Roberto Colaninno, per trovare un accordo e le soluzioni da concretizzare nel breve periodo per assicurare a tutti una dignitosa pausa pranzo. La Piaggio si è impegnata a migliorare le postazioni esterne, prevedendo il posizionamento di alcuni tavoli, e a fornire già dai prossimi giorni pasti caldi termosaldati. Probabile anche l'installazione di una struttura in grado di “resistere” anche ad eventi meteorologici avversi.

«Durante l'incontro si è convenuto che si continueranno ad attuare le misure di sicurezza già introdotte in azienda con aggiornamenti periodici - spiegano Simone Frassi e Andrea Parra, Rls Fim-Cisl -. L’azienda, in relazione alle nostre richieste, ha riferito che sta valutando le modalità per accorgimenti tali da garantire alle persone prive di Green pass un pasto caldo e di migliorare lo spazio in cui poterlo consumare».

Oggi è previsto un nuovo incontro durante il quale l'azienda spiegherà le modalità di adozione delle misure previste, che saranno poi valutate nelle prossime settimane in occasione di una nuova convocazione del comitato Covid. «Siamo pienamente soddisfatti dell'esito dell'incontro - evidenzia Valeria Rondina, Rsu Uilm-Uil -. Piaggio ha adottato tutte le misure per garantire il diritto alla mensa anche per chi non è in possesso del Green pass e si è impegnata a mettere in campo altri provvedimenti per assicurare a tutti gli stessi pasti e, anche se non in mensa, modalità di consumazione dignitose rispettando tutte le misure per il contenimento della pandemia».

Accolta anche la richiesta di fornire ai lavoratori senza Green pass salviette per sanificare la postazione dove consumeranno il pranzo.

«Sono state recepite tutte le richieste avanzate - sottolinea Alessandra Benvenuti, Rsu e Rls Usb -. L'obiettivo è assicurare a tutti un pasto dignitoso e un posto consono dove consumarlo».

Fino a pochi giorni fa, in Piaggio risultavano sprovvisti di Green pass circa 120 degli oltre mille lavoratori che usufruiscono del servizio mensa. Un numero in diminuzione giorno dopo giorno e destinato a sgonfiarsi nelle prossime settimane. «Occorre garantire a tutti il diritto alla mensa - conclude Marco Comparini, segretario generale della Fiom-Cgil di Pisa -, ma allo stesso tempo occorre spingere ancora di più sulle vaccinazioni con l'obiettivo di scongiurare un'ulteriore ripresa della pandemia e altri restrizioni e per difendere chi è impossibilitato a sottoporsi al vaccino».

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