Il Tirreno

Pontedera

tentato omicidio 

Prova a uccidere la compagna con un coltello da cucina

Libero Red Dolce
Prova a uccidere la compagna con un coltello da cucina

L’aggressione in un capannone abbandonato a Navacchio, lui è un pregiudicato Ha cercato di colpirla alla gola e al viso, ma lei si è difesa con un braccio

30 aprile 2021
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Libero Red Dolce

cascina. La notte rotta da un urlo. No, non uno. Tante urla disperate, rabbiose, impaurite di una donna. Si è salvata perché ha saputo combattere contro la furia del suo aggressore, il suo compagno, che dopo una violenta lite verbale ha impugnato un coltello da cucina e ha provato a ucciderla. Colpi mirati alla gola e che sono affondati sulle sue braccia. L’arrivo dei carabinieri, allertati da qualcuno che ha sentito il trambusto, è stato decisivo per salvare la vita della donna.

Siamo a Navacchio, nella notte tra giovedì e venerdì. Attorno alle 2, sembra una nottata come tantissime altre. Poi quelle urla: una richiesta d’aiuto, strozzata dal pianto e dalle botte, che ha allarmato le persone nei dintorni che hanno subito allertato i carabinieri.

La coppia sta insieme da un po’ di tempo. Persone che vivono ai margini, spesso costrette a vivere di espedienti. Non hanno un lavoro e non hanno una casa.

La loro convivenza va avanti all’interno di un capannone abbandonato. In tanti li hanno visti in quella zona arrabbattarsi per trovare qualcosa da mangiare, vestiti con i quali coprirsi.

Sono vite che passano come ombre nella percezione di chi è impegnato nella sua quotidianità.

Ma un episodio come quello della scorsa notte finora, pare, non fosse mai accaduto tra di loro. Anche se saranno i carabinieri a stabilirlo con certezza, con la perizia che serve in situazioni come questa per scandagliare la vita di chi sta ai margini.

Torniamo alla notte di giovedì. Dentro il capannone scoppia un putiferio quando è tardi. A raccontare l’accaduto è la donna, 45 anni. Straniera, come il suo compagno, che è di cinque anni più anziano.

Quello che racconta ai suoi soccorritori – carabinieri e operatori sanitari – è il resoconto di un accesso di violenza completamente smisurato.

Futili motivi, si dice nel gergo dei tribunali e dei resoconti delle forze dell’ordine. In questo caso una discussione tesa e nervosa, ma che a un certo punto si tramuta in un incubo per lei.

Nel bel mezzo della disputa lui si trasforma: afferra un coltello da cucina e prima la minaccia. Poi passa ai fatti: una serie di fendenti, che la raggiungono più di una volta. Lui, da quanto racconterà la donna, mira alla gola e alla faccia. Ma trova il braccio sinistro della donna che istintivamente si è alzato a parare i punti vitali. Sono tanti colpi: alcuni squarciano la carne, infliggendole ferite profonde. E dolore.

L’uomo è conosciuto dai carabinieri, è un pluripregiudicato. Arrivano a sirene spiegate tre pattuglie: una della Radiomobile di Pontedera e i carabinieri delle stazioni di Cascina e Navacchio. E riescono a fermare l’uomo. Dopo i fatti è stato immediatamente arrestato per tento omicidio e ora si trova al carcere Don Bosco di Pisa in attesa della convalida dell’arresto. La donna è stata portata all’ospedale Cisanello di Pisa. E per fortuna non è in pericolo di vita. —

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