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Herons verso il debutto con Cassino «Non siamo quelli della Supercoppa»
Benites: non c’è una stella, tutti in questo roster possiamo essere pericolosi
MONTECATINI. Per la Fabo Herons Montecatini, il netto ko in semifinale di Supercoppa per mano di Roseto, che dopo aver battuto di 18 punti gli aironi ne ha rifilati 31 alla Pielle Livorno alzando il trofeo domenica al PalaModigliani, è stato un severo assaggio del massimo livello di questa serie B Nazionale 2024-25.
Il debutto in campionato, domani sera a Scauri contro Cassino (ore 20,45), è l’occasione ideale per reagire emotivamente e ingranare fin da subito la marcia giusta. Lo sottolinea Alberto Benites, playmaker di origini dominicane al secondo anno in maglia rossoblù. La prima settimana prevede già tre impegni, dopo il viaggio nel basso Lazio i termali scenderanno di nuovo in campo, tra le mura amiche del PalaTagliate di Lucca, mercoledì sera con la Virtus Roma e domenica con Caserta.
Benites, a vedere da come Roseto ha strapazzato la Pielle viene da rivalutare in parte la vostra prestazione. Che sensazioni vi ha lasciato la gara di Supercoppa?
«Sicuramente ci rimane l’esperienza di aver affrontato una squadra fortissima che lotterà per i primi posti del girone. Purtroppo abbiamo fatto una brutta gara, non siamo stati al nostro livello, perciò abbiamo dentro la voglia di migliorare e lo si è visto già in questa settimana in cui abbiamo alzato l’intensità degli allenamenti. Quando ritroveremo Roseto capiremo quanto saremo cresciuti. Quella semifinale non ci rispecchia ma sta a noi dimostrare che non siamo quelli, ho piena fiducia in tutti sul fatto che ci riusciremo».
Ad aspettarvi c’è Cassino, sulla carta non tra le squadre più competitive del girone ma comunque da non sottovalutare. Con che spirito la affronterete?
«Quest’anno il campionato sarà molto più competitivo e di questo sono contento perché le partite saranno ancora più belle. La differenza la faranno i punti in trasferta e per strappare la vittoria dobbiamo essere solidi e determinati. Anche perché tutte le squadre hanno giocatori forti: Cassino ha un esterno straniero con tanti punti nelle mani (il tedesco Beck), il lungo Boev, un play di esperienza come Teghini e non solo. Con tre partite sarà una settimana dura, ma non vedo l’ora di cominciare».
Che considerazioni trae da questo primo mese e poco più di lavoro?
«In questo momento ancora non viene tutto alla perfezione, è normale, ma ognuno di noi si mette ogni giorno a disposizione della squadra e il gruppo è coeso. Questo è importante ma non basta, ci sarà da aggiungere altro durante il percorso, però partiamo da buone basi. Adesso dobbiamo pensare a fare di tutto per essere al top in ogni gara, fisicamente e mentalmente».
Il vostro è un roster per metà consolidato e per metà nuovo. Quali sono i vostri punti di forza?
«Siamo una squadra dinamica, che può schierare quintetti diversi, con lunghi adattati a fare gli esterni ed esterni che possono giocare da quattro come in tutte le squadre di Federico (coach Barsotti, nda). Gli innesti sono ottimi, abbiamo un giocatore d’area fortissimo come Dimitri (Klyuchnyk, nda) ed è importante inserirlo al meglio per far sì che il sistema abbia una doppia dimensione. L’esperienza ci aiuterà».
È arrivato anche Trapani a condividere con lei la cabina di regia. Questa concorrenza può far bene alla squadra?
«Stimo molto Emanuele, in alcune cose cerco di imparare da lui, visto che viene da un anno di serie A2. Spero che non si snaturi e che resti se stesso: da giocatore duttile qual è può essere protagonista sia difensivamente che offensivamente. Con grande intelligenza si è inserito in punta di piedi, ma abbiamo bisogno che si senta libero di dare tutto. Anche perché sa come si vince».
Anche quest’anno partite senza straniero. In attacco non rischiate di sentire l’assenza di una stella?
«Credo che questo possa essere un pregio, perché siamo e possiamo essere tutti pericolosi. Dobbiamo continuare a passarci la palla, non fermarla mai ed eseguire bene i giochi per trovare vantaggi. Un altro aspetto fondamentale è la gestione del ritmo, in questo io in primis devo migliorare quando le partite sono più spezzettate».