Il Tirreno

Pistoia

«Non siamo in finale per caso siete tutti convocati al Palaterme»

di Lorenzo Carducci
«Non siamo in finale per caso siete tutti convocati al Palaterme»

L’appello del presidente Andrea Luchi ai tifosi per il match della storia rossoblù Oggi la Fabo torna ad allenarsi: obiettivo, trovare la chiave per la vittoria

11 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





MONTECATINI. Il rammarico per essere tornati dal Pala Del Mauro di Avellino a mani vuote, con due sconfitte arrivate per soli 3 punti in totale, è grande in casa Herons. Adesso, fino a domani sera, quando alle 21, al Palaterme, verrà alzata la palla a due di gara-5, c’è da convivere col brivido dell’attesa di una partita senza appello. Promozione in A2 davanti a un palazzetto che si preannuncia sold out (per la capienza fissa a 2.800 posti) o finale playoff persa in rimonta da 2-0 a 2-3? Da una parte una vittoria che coronerebbe il sogno, con l’amplificatore emotivo di farlo in casa e in una partita secca. Dall’altra lo spettro di subire la stessa beffa già inflitta dalla Del Fes alla Pielle Livorno in semifinale, e che gli stessi aironi a loro volta hanno rifilato alla Ruvo di Puglia, espugnando il PalaColombo alla bella.

Come sempre, l’atteggiamento migliore passa dall’equilibrio e dalla concentrazione. Accettando come nelle ultime due gare gli irpini abbiano dimostrato qualcosa in più e scrollandosi di dosso la scimmia di essere stati recuperati. Anche domenica in gara-4, quando, nel secondo quarto, i lupi biancoverdi hanno annullato il margine di 15 punti accumulato da Arrigoni e compagni in avvio, per poi prevalere nel finale punto a punto. Un aspetto che, incrociato con i 28 minuti passati in vantaggio, ricorda un po’ i cali avuti a Ruvo di Puglia e costati per la prima volta in stagione due sconfitte consecutive, poi ripetute in Irpinia.

Eppure i termali hanno sempre reagito di fronte a ogni difficoltà, dando prova non solo di avere talento ma soprattutto di essere una squadra vera, un gruppo coeso. È anche vero che stavolta l’esame di maturità, per posta in palio e tipologia di avversario, rischia di essere ancora più tosto. Un assist per decomprimere la pressione sulla squadra – assorbita anche dalla piazza – lo prova a dare il presidente Andrea Luchi.

«Se alle 20,59 di mercoledì 29 maggio, quando gli arbitri stavano per alzare la palla a due di gara-5, a Ruvo di Puglia, ci avessero detto che dopo due settimane avremmo giocato un’altra gara-5, stavolta di finale e addirittura al Palaterme, a casa nostra, tutti avremmo firmato con il sangue. Siamo in finale non per caso, la giochiamo a casa nostra e anche questo non è un caso. Sono sicuro che Montecatini Terme e tutta la Valdinievole sapranno stare vicini ai nostri ragazzi con tutta la passione e l'amore di cui la gente rossoblù è capace. Con tutto l'orgoglio di cui disponiamo. Siete tutti convocati al Palaterme. Testa, cuore, consapevolezza, calma, lucidità. Andiamo avanti, con fiducia. Forza Herons, sempre».

La prevendita per la madre di tutte le partite è già attiva su ticketmaster, mentre in presenza la caccia al biglietto prosegue oggi alla biglietteria di via Cimabue, aperta dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19,30.

Che poi oggi, 11 giugno, non è una data qualunque nella storia della società, ma proprio quella in cui il progetto è nato, nel 2021, e della promozione in B, nel 2022.

Nel frattempo la Fabo torna oggi ad allenarsi con l’obiettivo di capire in fretta su quali aspetti tecnici e tattici soffermarsi. A partire dalla solita difesa bulgara della Del Fes, con Bortolin ancorato in area a minacciare ogni percussione, anche contro un Arrigoni che, battezzato, si improvvisa tiratore da tre punti. E poi, oltre alla lotta a rimbalzo, come cercare di controllare la fallosità generale, penalizzata da un metro arbitrale tra i più rigidi dell’anno, con 34 fischi contro e 23 ai danni degli avversari. Infine, come mettere in condizione di incidere di più Chiera, Benites (che accusa un po’ di dolore al polpaccio) e Radunic. Il calore del pubblico potrà aiutare. Perché il Pala Del Mauro non è l’unico fortino inviolato di questi playoff.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni