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Niccolai in semifinale playoff. «Abbiamo eliminato la Gema grazie alla nostra fase difensiva»

di Lorenzo Carducci
L’ex bandiera rossoblù Andrea Niccolai durante un time out con la “sua” Fabriano
L’ex bandiera rossoblù Andrea Niccolai durante un time out con la “sua” Fabriano

16 maggio 2024
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MONTECATINI. Mentre nel tabellone 1 dei playoff di serie B Nazionale la Fabo Montecatini è già in semifinale (al via domenica), nel tabellone 2 per una Gema che esce applaudita dai suoi tifosi c’è un Andrea Niccolai che va avanti. La Fabriano della bandiera rossoblù ha eliminato 3-1 (68-54, 83-99, 66-60, 85-70) gli uomini di coach Marco Del Re e affronterà Roseto in semifinale. Sulla panchina dei marchigiani da gennaio, Niccolai è stato artefice di una cavalcata dal 12° al 5° posto del girone B fino al passaggio del primo turno playoff. Adesso assieme ai suoi giocatori, tra cui gli ex termali Stanic e Centanni, proverà a prolungare questo sogno.

Niccolai, dalla zona playout all’ingresso tra le prime otto della categoria, in corsa per la finale per la promozione in A2. Che soddisfazione prova?

«Raggiungere la semifinale ha coronato un lavoro di quattro mesi profondo e analitico grazie al quale la squadra si è evoluta ed è cresciuta esponenzialmente. Anche sul piano individuale i giocatori hanno alzato nettamente il rendimento, che per un allenatore è molto gratificante, aldilà delle vittorie. Un percorso che ci ha portato ad un risultato che ad inizio stagione e soprattutto a gennaio era impensabile».

Quali sono state le chiavi della serie con Gema?

«La nostra difesa: per tre partite abbiamo tenuto sotto i 70 punti una squadra che ne faceva 80 di media. In gara-2 abbiamo giocato una pallacanestro offensiva di altissimo livello costruendo tiri di qualità realizzati con ottime percentuali. Ma anche in quella sfida la differenza l’abbiamo fatta con una grande difesa nei secondi 20 minuti subendo solo 35 punti in un match dal numero di possessi elevato. Quattro prove di solidità difensiva straordinaria, alternando 5/6 soluzioni diverse. C’è stato tanto sacrificio dei ragazzi in palestra, il lavoro paga sempre».

Sull’1-1, vincere gara-3 con quella rimonta innescata da Verri è stato fondamentale.

«Patrizio ha messo due bombe che hanno dato la scintilla per un parziale di 25-7 che ci ha portato alla vittoria. E ritorniamo alla difesa: al 27’ ai ragazzi ho detto che la partita era ancora lunga e l’avremmo vinta con un ulteriore sforzo dietro. La Gema ha segnato 7 punti negli ultimi 13 minuti, se si afferma che abbiamo vinto solo per le triple di Verri si fa una narrazione ingenerosa. Fra l’altro tutti sanno che Patrizio è uno specialista del tiro da tre. Se gli stai addosso fa più fatica».

Per Gema il rammarico non cancella un campionato comunque più che positivo. È d’accordo?

«Sì, nel complesso una stagione ampiamente positiva, molto bene soprattutto nel girone di andata. Ma non mi ha sorpreso. Lo staff tecnico e dirigenziale ha costruito una squadra forte e profonda che, conoscendo i giocatori, fin dalla pre season mettevo fra le migliori del girone. Il presidente Lulli sta personalmente garantendo risorse economiche importanti, il risultato è in linea con gli investimenti fatti quindi complimenti sinceri a tutti».

Adesso incontrate Roseto. Con quale spirito affronterete questa semifinale?

«L’impresa di aver ribaltato il pronostico con la Gema ci dà grande autostima. Anche Roseto è sulla carta più forte di noi, non a caso è arrivata prima nel nostro girone ed è costruita per il salto di categoria: giocheremo con la voglia di stupire ancora e superare i nostri limiti. A Roseto ci saranno tanti tifosi di Fabriano a spingerci e vogliamo renderli orgogliosi».

Impressioni generali sui playoff? Gli Herons dove possono arrivare?

«Ho visto un livello molto alto e grandissimo equilibrio. Non è detto che chi durante la stagione ha avuto meno continuità mancando le primissime posizioni non possa sorprendere in una serie. Gli Herons hanno tutte le carte in regola per ambire alla promozione, lo hanno dimostrato con la vittoria in Coppa Italia. Certo, non è facile e gli avversari saranno tostissimi».


 

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