Il Tirreno

Pistoia

Sturba Cresciuto all’ombra di Totti ora insegna calcio ai giovanissimi

di Roberto Grazzini
Sturba Cresciuto all’ombra di Totti ora insegna calcio ai giovanissimi

Ritratto del tecnico del Via Nova, romano doc e valdinievolino d’adozione

05 gennaio 2024
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MONTECATINI. Passionale , elegante, spavaldo, dal tocco di palla sopraffino, Alessandro Sturba , classe 1972 capitolino di Roma Nord, zona tomba di Nerone, ormai valdievolino d’adozione, era il classico ragazzino innamorato della magica casacca giallorossa che ha avuto il privilegio di indossare, nell’era Capello, legando molto con capitan Totti. «Non c’è Roma senza Francesco» ama dire spesso, quasi come un mantra. Una gratificante carriera la sua contraddistinta, fra le altre, dalle esperienze al Verona (sia n A che in B) Fidelis Andria, con la promozione nella serie cadetta e in piazze come Cittadella, Venezia, Salernitana e Catania fino a chiudere la carriera nei pro alla Lucchese nel 2006. In Valdinievole trova l’amore, mette su famiglia e inizia ad allenare, guidando gli juniores regionali dell’allora Uzzanese. L’anno dopo va al Villafranca Veronese in Serie D e, a seguire (stagione 2013-2014), ottiene un brillante terzo posto in Promozione col Montecatini, estromesso dai play off a causa del cosiddetto patto del mare , come lui stesso lo definì, “ordito” dai club della costa. Verace e schietto guascone poco avvezzo ai compromessi, Sturba era stato poi al centro di una sgradevole questione giudiziaria in cui si era cercato di macchiarne l’immagine e dalla quale è invece uscito pienamente assolto. «Credo sia doveroso rimarcarlo – ha detto – visto l’eco negativo nei miei confronti che il fatto ebbe allora». Si rivela allenatore preparato e perfezionista quanto scomodo da gestire in un calcio dove la tattica sovrasta la tecnica e dove in pochi hanno realmente la voglia e le capacità di insegnare lo sport più bello del mondo. Mentre fatica a trovare la scarpa giusta, l’anno scorso capisce che può mettere il suo vissuto, il talento e l’innato carisma a disposizione dei giovani. Da condottiero degli Allievi del MontecatiniMurialdo vince il titolo provinciale che mancava dal lontano 2012, col miglior attacco e la miglior difesa. Ha un grande ascendente sui ragazzi che si butterebbero nel fuoco per questo eterno Don Chiscotte, abile affabulatore e forte motivatore della vecchia scuola. In panchina non sta mai fermo né tantomeno zitto, ma in allenamento invece, antepone il gesto tecnico alla parola, ripetendolo fino a quando è necessario. All’inizio della stagione in corso ha deciso di interrompere il rapporto di collaborazione col sodalizio termale, rimanendo alla finestra in quanto c’era la possibilità, poi sfumata di un ingaggio da parte di una prima squadra all’estero. Ci è voluta tutta la buona volontà di Osvaldo Romani, presidente dei Giovani Via Nova, uno che nel calcio la sa lunga, a convincerlo a tornare in campo per risollevare le sorti degli allievi regionali del sodalizio pievarino, scivolati pericolosamente verso i bassifondi della classifica, ed allo stesso curare anche gli Allievi B. Alessandro ha ceduto a tanta spietata corte e i risultati non sono tardati ad arrivare. I 2007 stanno decisamente risalendo la china mentre i 2008 al momento sono primi in graduatoria. Il cammino è ancora lungo e tortuoso ma i presupposti per far bene ci sono .In bocca al lupo, mister.
 

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