Pistoia, muore allenatore di calcio giovanile: «Resterà indimenticabile il suo modo gentile e affabile»
Aveva lavorato anche con Spalletti a Empoli, dove ha fatto crescere Vincenzo Montella. Dalla Pistoiese alle Worange, è vasto il cordoglio per la scomparsa. Fissati i funerali
PISTOIA. Dopo un lungo ricovero all’ospedale di Siena sabato pomeriggio si è spento Stefano Babbini, 70 anni e uomo di sport a tutto tondo, notissimo soprattutto nei settori giovanili.
Al suo capezzale erano presenti la compagna Luisa Danna, la sorella Maria Luisa e l’anziana madre. «Ha lottato tantissimo – dichiara la sorella – superando varie crisi. Invece nella notte tra venerdì e sabato ha avuto quella da cui non si è più ripreso».
Babbini fu ricoverato nel mese di novembre del 2024 a causa di una grave patologia cardiaca. Non essendo per vari motivi possibile ricorrere al trapianto i medici si sono adoperati per offrire le soluzioni più avanzate offerte dalla tecnologia riuscendo infine a dare speranze ai familiari. Stefano lottava, e lo faceva chiedendo a tutti il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute. «Gli volevo una mare di bene – afferma Maria Luisa – Per me è stato non solo un fratello ma un secondo padre, essendo rimasta orfano del babbo a soli sei anni. Stefano aveva tredici anni più di me. È mancato – sospira – il 13 settembre, lo stesso giorno in cui spirò nostro padre».
Stefano Babbini aveva festeggiato a luglio i 30 anni di unione con la compagna.
Il cordoglio per la scomparsa del dirigente sportivo è grande e c’è da essere certi che oggi, martedì 16 settembre, alle 15 quando si svolgeranno le esequie la piccola cappella della Misericordia in via Can Bianco sarà gremita.
La carriera di Babbini come dirigente sportivo è lunghissima. Molto presto (a circa 15/16 anni) appese le scarpette al chiodo (giocava centrocampista alla Larcianese ai tempi di Idilio Cei) per dedicarsi alla attività che amava maggiorente: insegnare il gioco del pallone. Una passione incrollabile che lo portava ad essere per i ragazzi un punto di riferimento quasi paterno, oltre che un tecnico molto preparato. Nessuno ricorda che abbia anche una sola volta alzato la voce. Eppure il livello in cui si è cimentato è stato molto elevato: Fiorentina, Empoli e Pistoiese, tanto per citare le squadre più note, ma anche Montelupo, Ramini, Valdera e Viareggio.
Ha lavorato al fianco di Luciano Spalletti nelle giovanili dell’Empoli e ha fatto crescere calcisticamente Vincenzo Montella. Durante la sua militanza a Ramini ha allenato fin da bambina l’azzurra Emma Severini. A Emma e alla sua famiglia era attaccatissimo. Di lui esprime un tenero ricordo Patrizio Severini, il padre di Emma: «Stefano era una persona buona e un organizzatore formidabile. Resta indimenticabile il suo modo gentile e affabile. La notizia della scomparsa ha scosso tantissimo tutta la mia famiglia, anche se sapevamo delle sue gravi condizioni».
L’ultima sua avventura calcistica è stata alla Worange CF Pistoiese 2024: «È stato per me – dichiara Lida Bettarini, presidente Worange: un amico e un confidente, una persona preziosa che mi ha insegnato tantissimo. Se oggi la nostra società è una realtà importante un grande merito va sicuramente a Stefano Babbini».
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