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Pistoia

Strade killer

Porrettana, così è morto Francesco Abenante. Caso-tutor: cosa manca per l’installazione

di Tiziana Gori
Il punto dell’incidente sulla Porrettana, a circa un chilometro dal 44° Parallelo, Francesco Abenante, aveva compiuto 22 anni il 21 agosto
Il punto dell’incidente sulla Porrettana, a circa un chilometro dal 44° Parallelo, Francesco Abenante, aveva compiuto 22 anni il 21 agosto

Diplomato all’Iti Fedi -Fermi, aveva compiuto 22 anni lo scorso 21 agosto

27 settembre 2024
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PISTOIA. Mentre amici, colleghi e parenti si apprestano a dare l’ultimo saluto a Francesco Abenante, il giovane di 22 morto mercoledì pomeriggio in un incidente di moto sulla Porrettana, dal Comune l’assessorato competente fa sapere che installare i tutor - la cui autorizzazione è già stata concessa da Anas - è reso complicato dall’assenza di uno specifico decreto di omologa.

E i residenti tornano con forza a chiedere maggiori controlli: «Nei mesi scorsi polizia municipale, polizia o carabinieri, si vedevano ogni fine settimana. Ora meno. L’asfalto nuovo in certi tratti di strada invoglia ancora di più i centauri a pigiare sull’acceleratore».

La dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita il giovane motociclista è al vaglio della polizia municipale, intervenuta per i rilievi. Quando i soccorritori della Croce verde e l’automedica sono arrivati alla Cugna, Abenante era ancora cosciente. Era imprigionato tra i rovi, nella scarpata, dopo essere stato sbalzato dalla sella della sua Yamaha. Rispondeva a fatica alle domande, fino a scivolare - piano piano - nell’incoscienza. Inutili i tentativi fatti per cercare di rianimarlo, e la corsa verso l’ospedale San Jacopo. Il 22enne è stato dichiarato morto poco prima delle 19,30 di mercoledì. L’incidente era avvenuto intorno alle quattro e un quarto del pomeriggio. Abenante stava percorrendo la Porrettana da Pistoia in direzione Sambuca. All’incirca un chilometro dopo il 44° Parallelo l’incidente, nell’affrontare una curva a sinistra. È andato a sbattere contro il guardrail che delimita la carreggiata, cadendo nella scarpata. Un amico che era partito con lui sulla sua moto ha dato l’allarme.

Quasi certamente a causa di qualche lesione interna il giovane ha perso conoscenza ed è andato in arresto cardiaco. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo in loco e sull’ambulanza, con il defibrillatore Lucas.

Francesco Abenante viveva con i genitori Giuseppe e Chiara e il fratello al Villaggio Scornio. Diplomato all’Iti Fedi -Fermi, aveva compiuto 22 anni lo scorso 21 agosto. Lavorava come perito tecnico in un’azienda. La sua grande passione erano le moto, come ricorda Federico, un amico: «La morte di Abe, come lo chiamavamo noi, ci lascia sgomenti. Non so che altro dire. Un bravissimo ragazzo». Gli amici ieri pomeriggio sono andati a deporre un mazzo di fiori sul luogo dell’incidente.

I parenti si sono invece recati alla Croce verde. Abenante sarà esposto da stamani alle 9,30 alle cappelle dell’ospedale San Jacopo. Domani alle 16 la salma sarà trasferita al tempio crematorio. Sui manifesti, per volontà della famiglia, è stata scritta questa frase: “Non fiori, ma portate pace e amore”,

E il tragico incidente che è costato la vita al giovane centauro pistoiese Francesco Abenante rende di nuovo attuale la questione dell'installazione dei tutor sulla Porrettana. Questi dispositivi, che a differenza degli autovelox non generano multe ma indicano solo la velocità di percorrenza. Il Comune di Pistoia, consapevole della pericolosità di questa strada, si è mosso da tempo in questa direzione, come afferma l'assessore alla Viabilità Alessio Bartolomei: «Noi abbiamo ottenuto dall'Anas l'autorizzazione a collocarli, in determinati punti della strada. Proprio in vista di un loro posizionamento, abbiamo già messo i pali di supporto per queste apparecchiature. In questo momento siamo in attesa che Enel energia provveda agli allacci. Enel tuttavia deve allestire alcuni tratti di linea nuova e questo comporterà dei tempi tecnici di realizzazione che noi non riusciamo a quantificare con esattezza».

Quindi, per il posizionamento dei tutor sulla strada statale Porrettana è solo questione di tempo? Niente affatto, come aggiunge ancora Bartolomei che fa notare come, al momento, manchi ancora in Italia un quadro normativo certo su questi apparecchi: «Nell'ultimo periodo vi sono state alcune sentenze che attestano che i tutor sono illegittimi perché non sono omologati. Ora, in tutta Italia non ci sono quindi apparecchiature omologate perché non ci sono i decreti di omologa. Ne consegue che la semplice autorizzazione, finora utilizzata per posizionare i tutor, non è sufficiente. L'omologa viene posta come condizione essenziale, con il paradosso però che in Italia l'omologa non esiste. Quindi, in virtù di queste sentenze, non solo i tutor già esistenti dovrebbero essere spenti ma non se ne potrebbero mettere altri».

Se comunque il vuoto normativo in atto costituisce un oggettivo ostacolo per l'installazione di questi strumenti atti a garantire la sicurezza di tutti, sembra invece che il classico deterrente della presenza, sulla via Porrettana, delle forze di polizia non venga utilizzato a dovere. Questa è l'impressione di alcuni residenti della zona che percorrono, più volte la settimana, quest'importante arteria per recarsi dalle prime propaggini dell'Emilia e dal comune di Sambuca fino a Pistoia. In prefettura, tempo addietro, fu firmato un protocollo d'intesa che coinvolgeva non solo la polizia municipale di Pistoia e quella di Sambuca, ma anche le polizie locali di molti altri comuni nonché le forze dell'ordine a effettuare, a turno, servizi di polizia stradale finalizzata proprio al rispetto del Codice della strada. Negli ultimi mesi tuttavia, a detta dei residenti della zona questi controlli sono stati meno frequenti. La possibilità di spingere sul gas o girare in basso la manopola dell'acceleratore è stata poi favorita indirettamente da alcuni mesi dalle ottime condizioni della strada, recentemente asfaltata in più punti.

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