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Amici miei, da Pistoia a Pisa sui mitici set del film: come partecipare alla zingarata

La scena del Vaffazzumm
La scena del Vaffazzumm

Un appuntamento davvero originale per ripercorrere in pullman alcuni dei luoghi che sono stati il set cinematografico del film di Mario Monicelli

31 gennaio 2024
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PISTOIA. Un appuntamento originale e divertente per ripercorrere tutti insieme in pullman i luoghi che sono stati il set cinematografico del film cult “Amici Miei” che si trovano fuori Firenze.

È quello in programma sabato 10 febbraio e che, nel primissimo pomeriggio, prenderà il via proprio a Pistoia, da quel salone in Palazzo di Giano dove si esibirono – per poi essere costretti a una precipitosa fuga per non incorrere nelle ire del furibondo pubblico – i cinque “Madrigalisti moderni” con il loro “Ma vaffazzum”.

Quindi, i partecipanti allo “zingaresco pellegrinaggio” saliranno sul pullman alla volta del set di un’altra indimenticabile scena, quella del “rigatino”, dove lo squattrinato conte Mascetti, ormai stanco dell’amante contorsionista spagnola, per non pagare il conto ingannò con questo stratagemma lo staff del “Grand Hotel & La Pace” di Montecatini. «Per chi non lo sapesse – spiegano gli organizzatori dell’evento – il “rigatino” è la classica casacca del facchino di hotel, indossata sapientemente da Ugo Tognazzi nel film».

Non mancherà poi un breve passaggio alla casa squillo delle sorelle Cavaciocchi, che si trova alle porte di Lucca, dove, nel terzo atto della saga diretto da Nanni Loy, il “signor Lenzi”, fuggito dalla casa di riposo, trovò una invidiabile morte tra le braccia delle formose tenutarie.

Quindi, tappa alla Torre di Pisa, dove, nel 1982, i cinque amici, armati di pali e corde, coinvolsero nella loro burla gli inconsapevoli turisti, che si ritrovarono protagonisti di un grottesco “tiro alla fune” per salvare il famoso monumento da un crollo imminente: mentre fuggono dai carabinieri, verranno poi fermati da un vigile, con la dolorosa scoperta da parte del Necchi (o Becchi) che la moglie Carmen ha incontrato un cliente gentile, tale Augusto Verdirame da Brescia, che le tiene compagnia a letto mentre il marito è impegnato nelle sue zingarate.

Ultima tappa sarà la visita alla chiesa della Certosa di Calci, dove si è celebra il battesimo del Melandri, e dove, nelle sue prossimità, si trova il “casalino” del Sassaroli, ceduto poi al Mascetti quando questi fu colpito dalla “emi”.

«E dato che siamo a carnevale – spiegano gli organizzatori – rievocheremo l’esibizione dei Madrigalisti moderni e, con casacche e cappellini arancioni, ci fotograferemo tutti insieme in Piazza dei Miracoli».

Durata della zingarata, che inizierà alle ore 13, circa 7 ore. Prenotazione obbligatoria e informazioni qui.

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