Pistoia, al via il cantiere del Fedi-Fermi. Saranno spostati 400 studenti
Prevista una rotazione delle classi e l’uso di uno stabile esterno
PISTOIA. Al via il cantiere per i lavori al Fedi- Fermi. Lavori attesi da anni per la messa in sicurezza statica e sismica dell’edificio a cinque piani che ospita gli studenti dell’istituto tecnico tecnologico diretto da due anni da Graziano Magrini.
L’intervento di riqualificazione dell'istituto per geometri partirà a marzo ma il cantiere è già attivo da qualche giorno e, attualmente, vi vengono svolti saggi di carotaggio nel terreno, propedeutici all'inizio della grande ristrutturazione che inizierà appunto in primavera.
In programma l'adeguamento sismico alle norme vigenti, la riqualificazione funzionale (ad esempio il vano scale) e la messa a norma di tutti gli impianti. Da marzo, quindi, alcune classi saranno costrette a spostarsi, come spiega il vice presidente della provincia di Pistoia Gabriele Giacomelli: «Per consentire la continuità didattica, è stato preso in affitto un grande stabile in via Gonfiantini. Si tratta di un ex complesso artigianale che proprio in questo periodo viene riadattato per ricavarvi delle aule scolastiche. Per il momento le aule che vi saranno spostate sono sette, numero inferiore al fabbisogno dell'istituto. Per supplire a questa carenza, il costruttore si è offerto di fornire dei moduli prefabbricati, che saranno posizionati nella parte retrostante l'edificio. Quando poi in via Gonfiantini saranno pronte altre aule, i moduli potranno anche essere eliminati».
Il polo scolastico di viale Adua si appresta quindi a mutare fisionomia, parallelamente agli impianti sportivi che vi sono collegati, come puntualizza ancora Giacomelli: «La Provincia di Pistoia ha saputo intercettare oltre 45 milioni di finanziamenti per dare una nuova prospettiva di vita a scuole come l'istituto Einaudi, l'Istituto Petrocchi, il liceo scientifico Amedeo di Savoia, oltre al Fedi Fermi con la sua piscina e il campo sportivo. Parallelamente, abbiamo già finanziato il progetto per la nuova sede del liceo Lorenzini di Pescia e abbiamo già acquisito l'area per la nuova sede dell'istituto forti di Monsummano. Un simile lavoro è stato possibile grazie alla sinergia vincente fra comparto dirigenziale, tecnico e amministrativo, abilmente supervisionato dalla dirigente Elena Zollo che ha avuto funzione di coordinamento».
«Sono lavori necessari e attesi – commenta Graziano Magrini, dirigente scolastico del Fedi - Fermi – Abbiamo cercato di organizzarci in modo da creare il minore disagio possibile agli studenti».
Come? «Abbiamo iniziato l’anno scolastico in previsione di questi interventi. Sono stati riadattati gli spazi al Fedi (che in linea d’aria dista un paio di minuti dal Fermi, ricorda Magrini)».
Tutte le classi terze (circa 250 studenti) sono state spostate all’istituto Fedi. «Al Fermi sono rimaste le quarte e le quinte. Questo ci consente di non trovarci in difficoltà quando i lavori diventeranno più invasivi. Per le quarte e le quinte l’accordo con la Provincia – prosegue Magrini – è che il cantiere procederà a step, per cui potremo ruotare le altre classi nelle aule delle terze rimaste libere. Poi ci serviremo dello spazio nello stabile di via Gonfiantini».
Il Fedi - Fermi è una delle scuole più grandi della provincia: «Circa 1.350 studenti, di questi ora 900 sono al Fedi e poco più di 400 al Fermi». Quelli destinati a ruotare, tra classi delle terze, via Gonfiantini e moduli prefabbricati. Il preside di quest’ultima soluzione farebbe volentieri a meno, ma Giacomelli spiega che sarà necessario ricorrervi.
«Ma per noi – conclude Magrini – è in primo luogo fondamentale accelerare i lavori negli spazi laboratoriali. Essendo un tecnico tecnologico, per noi i laboratori sono essenziali per la didattica. Ne faremo due multidisciplinari.Tutti gli studenti dovranno avere modo di farvi lezione».