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Pistoia, in centinaia a Spedalino per l’ultimo saluto a Vannino – Video

Pistoia, in centinaia a Spedalino per l’ultimo saluto a Vannino – Video

Don Mennem: «Forse molti non conoscono il mio nome, o quello del sindaco o del maresciallo, ma tutti sapevano chi era Vannino. Resterà nei cuori delle persone»

31 gennaio 2023
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PISTOIA. Chi pensava che il clamore social per la morte di Vannino fosse smentito da un funerale poco partecipato ha dovuto ricredersi. Erano in centinaia davanti alla chiesa di Spedalino per la cerimonia funebre di Egidio Alessandro Gori, conosciuto da tutti, nella Piana e a Pistoia, come Vannino. L’uomo che, circa 40 anni fa, aveva distrutto “a mazzolate” la sua auto, si era tolto gli abiti eleganti consentitigli dalla sua condizione di persona benestante e aveva scelto di vivere senza lavoro, senza comfort. Aveva rinunciato ad un ruolo nella società che la gran parte di noi rincorre anche con grandi frustrazioni perché ci definisce agli occhi degli altri. Non voleva essere un esempio, e non si erigeva a guru. Veniva aiutato da qualche negoziante, qualche ambulante. Alcuni lo invitavano a pranzo o a cena. Lui, immancabilmente, appena ci si fermava per salutarlo, chiedeva una sigaretta.

Nel maggio del 2021 era stato accompagnato alla Rsa del Villone dopo che la procura aveva messo sotto sequestro il terratetto di via Provinciale Pratese dove viveva, alle Querci. Vannino era indagato per smaltimento illegale di rifiuti, a causa del materiale di ogni genere a cui negli anni aveva dato fuoco in giardino per liberarsene, dopo aver recuperato le parti in legno per scaldarsi in inverno dentro casa e quelle di un certo valore per rivenderle ai ferrivecchi. Il suo corpo era ricoperto di fuliggine. Aveva scelto di non portare calzature, girava con un drappo legato alla vita, e nient’altro. 

"Ma era una persona tranquilla, che non faceva male a nessuno – dice dal pulpito don Anthony Mennem – Forse non tutti conoscono il mio nome, o quello del sindaco o del maresciallo, ma tutti ad Agliana sapevano chi era Vannino. Testimoni di quegli anni mi hanno raccontato di come cambiò la sua vita. Non faceva male a nessuno e credo che in tanti vivessero con affetto questa figura. Che resterà nei nostri pensieri a lungo».

Alla cerimonia funebre erano presenti il sindaco Luca Benesperi (che ha decretato due ore di lutto cittadino, dalle 14 alle 16) l’ex sindaco Marco Giunti, l’ex consigliere comunale di Alleanza nazionale Gerardo Modesto (grande amico di Vannino), e tante persone comuni. Circa 400 dentro la chiesa e sul sagrato. In prima fila, accanto alla bara ricoperta di un mazzo di fiori bianchi donati dai residenti di via Arcobaleno e da una sciarpa dell’Aglianese, il fratello Luigi Gori e la cognata Lisetta. 

Un lungo applauso ha saluto l’uscita del feretro dalla chiesa. Curiosità, lui che in gioventù viaggiava su auto di lusso ma poi aveva rinunciato a tutto, è stato portato al tempio crematorio su un carro funebre Maserati. 

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