Il Tirreno

Pistoia

«Né ladri né spreconi» Uzzo in rivolta contro Publiacqua

Tiziana Gori
«Né ladri né spreconi» Uzzo in rivolta contro Publiacqua

L’accusa: restiamo senza acqua, potenziate la rete

03 luglio 2022
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PISTOIA. Né ladri né spreconi. Tanto meno irresponsabili.

Se Publiacqua, pochi giorni fa, accusava alcuni abitanti di Uzzo di “comportamenti irresponsabili” gli stessi residenti respingono le accuse al mittente e invitano l’azienda a proporre soluzioni concrete per i problemi idrici della collina.

La questione è stata sollevata poche settimane fa sul Tirreno. Ai primi di giugno un gruppo di residenti ha raccontato al nostro giornale di “ripetuti episodi di carenza di acqua e difficoltà nell’approvvigionamento idrico nelle abitazioni di via Pian di Bartolo, in particolar modo nei borghi di Villa di Sopra e Villa di Sotto, che tra il 2 e il 3 giugno sono rimaste a secco per oltre 24 ore».

Publiacqua ha risposto parlando fontanelle pubbliche manomesse e di un contatore privato in zona boschiva da cui sarebbe partito un grande deflusso di acqua. Non solo.

«Il 12 giugno – diceva l’azienda – ignoti hanno riaperto il contatore. Abbiamo dovuto sigillarlo per evitare ulteriori manomissioni». Il tasto a pressione di alcune fontanelle era stato neutralizzato attraverso fili di ferro che li tenevano costantemente premuti, in modo da tenere aperta l’acqua a getto continuo. «Il personale Publiacqua ha eliminato la manomissione e riparato una delle fontane, che aveva una perdita interna».

«Sono accuse generiche ma infamanti per l’intera comunità – replicano i residenti di Uzzo – lasciano quasi intendere che l’incombente crisi idrica sia stata provocata e aggravata dai nostri comportamenti. Sgombriamo il campo da equivoci – proseguono – non c’è stato alcun prelievo abusivo dalle fontane, peraltro di proprietà del Comune.

Se poi è stato trovato un allacciamento anomalo nel bosco Publiacqua farebbe bene a perseguire il responsabile, anziché sparare accusa a casaccio addosso agli abitanti di Corbezzi, Giannetto, Villa di Sopra, Villa di Sotto. Al proposito risulterebbe, invece, che il cosiddetto allacciamento anomalo, che è stato prontamente sigillato, altro non sia che l’impianto che alimenta i servizi della vicina stazione ferroviaria».

Qual è il problema, invece? «Che il sistema di distribuzione e raccordo tra i vari depositi dell’area collinare non funziona ed è paradossale che vi siano continue interruzioni del servizio proprio là dove vi sono sorgenti da cui sgorga perennemente acqua. A proposito – concludono i residente – la stessa Publiacqua ammette che anche dopo la chiusura delle fontane gli eventi di mancanza d’acqua sono proseguiti. Sigillare le fontane è stato rendere davvero un bel servizio al Comune, che tanto si spende per valorizzare le reti escursionistiche e il tracciato della Porrettana».

«Il problema potrebbe essere risolto – concludono – con una revisione del funzionamento degli acquedotti e del sistema automatizzato nel loro complesso, e iniziando a fare quegli investimenti per potenziare la rete che Publiacqua ha annunciato anni fa».


 

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