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Ballottaggio a Pistoia, il nuovo conteggio porta Pagliai alla nona legislatura

di Giancarlo Fioretti
Ballottaggio a Pistoia, il nuovo conteggio porta Pagliai alla nona legislatura

Il Pd recupera un seggio con Cotti e resta fuori il civico Del Mastro. Torna in consiglio e all’opposizione anche Greta Bonacchi

28 giugno 2022
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Pistoia. Come in un grande gioco dell'oca, alla fine si è tornati alla casella di partenza.

In consiglio comunale, per la lista Forza Italia-Udc-Pistoia Davvero, entra per la nona volta Giampaolo Pagliai che, dati ufficiali alla mano, ha ottenuto 122 preferenze. In base al primo verbale redatto dalla commissione, il navigato consigliere era addirittura al settimo posto, superato da Jacopo Bojola, Ettore Saracca e Patrizia Manchia. Adesso, la graduatoria definitiva dà quest'ordine di arrivo: Annamaria Celesti che ha superato le 470 preferenze, Alessandra Frosini che si attesta sulle 245, Emanuela Checcucci 190, Giampaolo Pagliai con 122, Jacopo Bojola con 117, Ettore Saracca con 105. Dato per scontato che Annamaria Celesti e Alessandra Frosini saranno riconfermate in giunta, otterranno la promozione diretta Jacopo Bojola ed Ettore Saracca.

Prima dei non eletti è risultata essere Martina Cerniai con 100 voti mentre Patrizia Manchia deve accontentarsi del secondo posto fra le riserve. Terremoto poi anche fra le fila dell'opposizione. Il Pd recupera un seggio che l'errore conteggio gli aveva sottratto. Dentro quindi la rediviva Antonella Cotti e fuori il civico-riformista Loreno Del Maestro, la cui lista passa quindi da 2 consiglieri a uno soltanto ottenuto da Tina Nuti con 208 preferenze. Nella lista Sinistra per Branchetti, torna a occupare il seggio da consigliera Greta Bonacchi, dopo che il primo verbale l'aveva lasciata invece in panchina. Prima dei non eletti torna a essere invece Noemi Masi. La commissione elettorale riunita in procedura di autotutela ha quindi messo la parola fine a questo tormentone che ha infiammato i giorni successivi alla seconda vittoria di Alessandro Tomasi come sindaco di Pistoia. La giudice Giulia Gargiulo aveva difatti riscontrato, dalle richieste di accesso immediato agli atti da parte dei candidati risultati non eletti, una fotografia del consiglio che poteva discostarsi da quella reale.

Da qui la decisione di azionare il meccanismo dell'autotutela, volta a evitare i ricorsi al Tar da parte degli esclusi. Ad accorgersi per primo che qualcosa non stava andando per il verso giusto è stato il vecchio leone del consiglio comunale Pagliai. «Non nascondo che ero piuttosto sorpreso dalla mia esclusione – fa notare sorridendo – e per questo ho voluto vederci chiaro. Non appena ho avuto modo di verificare i dati elettorali, l'attenzione mi è caduta sulla lista dei Verdi, dove l'amico Fabrizio Geri aveva ottenuto 57 preferenze. A questa lista era stato sommato erroneamente il numero di voti di preferenza della lista di Fratelli d'Italia. Da questo errore marchiano è partita la mia indagine che, in poco tempo, ha evidenziato gli errori ben più gravi commessi nei conteggi della mia lista, ma anche delle liste del Pd e di Sinistra per Pistoia».

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