Il Tirreno

Pistoia

Il Covid accorcia la vita ma a Pistoia di più e solo per gli uomini

Fabio Calamati
Il San Jacopo di Pistoia
Il San Jacopo di Pistoia

I dati dell’Agenzia di sanità e i dubbi di Berti (Asl)

26 giugno 2022
3 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. Pistoia e provincia hanno pagato un tributo di vite all’epidemia di Covid più pesante rispetto al resto della Toscana. A dirlo è un recentissimo studio dell’Ars, l’Agenzia regionale di sanità, che ha messo in fila gli ultimi dati demografici pubblicati dall’Istat, quelli relativi al 2021.

Rispetto alla media degli anni precedenti al Covid, il tasso di mortalità (decessi per mille abitanti) è salito del 13 per cento, più del doppio di quanto è salito in Toscana (6,2 per cento). Insomma, nel 2021 Pistoia e la sua provincia hanno registrato un numero maggiore di morti rispetto agli anni pre-Covid (e questo è successo praticamente dappertutto), ma da noi i morti in più sono stati in numero molto più alto che nel resto della regione. In numeri assoluti, si possono calcolare in 512 circa i decessi in più registrati nel corso dell’anno. Una stima peraltro leggermente più bassa rispetto a quella (580) inserita in un precedente studio della stessa Ars.

Questa la conclusione dell’epidemiologo Francesco Profili, l’autore dell’ultimo studio: «Entrambe queste due province (Prato e Pistoia, ndr) sono state duramente colpite dalle ondate che si sono succedute dall’autunno del 2020 fino all’estate del 2021».

Altro dato, la speranza di vita alla nascita, cioè il numero di anni che in media vivono gli appartenenti ad una certa popolazione. Nell’anno del Covid in Toscana la speranza di vita è rimasta ferma, ma a Pistoia ha fatto registrare un balzo indietro da record: -1,2 per cento sul 2020 per quanto riguarda gli uomini. Chi vive oggi a Pistoia e provincia, in media arriva ad un’età di 80,5 anni, se è maschio. Solo a Lucca e Prato il dato è peggiore (80,1 e 80,4 rispettivamente), mentre in media in Toscana si vive, se si è uomini, fino a 81,1 anni. Per le donne, la situazione è invece migliore: speranza di vita di 85,4 anni, addirittura superiore alla media toscana che è di 85,2 per il genere.

Anche questo dato conferma, quindi, la relativa maggiore forza con cui l’epidemia di Covid ha colpito la nostra provincia. Lo studio comunque non azzarda nessuna spiegazione del perché una cosa del genere sarebbe successa.

Rimangono i dati, nella loro chiarezza oggettiva. Attenzione, però: ci sono altri numeri che non raccontano esattamente la stessa storia, per cui la massima cautela è sempre raccomandabile. L’invito arriva da Renzo Berti, responsabile del Dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana centro, uno degli uomini in prima fila in questi anni nel contrasto al Covid. «Il tasso di incidenza del Covid (cioè il numero di casi in rapporto alla popolazione, ndr) – sottolinea Berti – vede costantemente Firenze in una posizione più alta rispetto a Pistoia, in un quadro in cui la diffusione dell’epidemia si presenta comunque sostanzialmente omogenea. Certo, si sono alternati momenti di maggiore o minore intensità, ma parlare di situazione particolarmente grave di Pistoia e Prato mi sembra eccessivo, al momento. Consiglierei un po’ di prudenza».



 

Vespa World Days
Mitici

Gli eroi del Vespa Days: nove ore sotto la neve per raggiungere Pontedera, la storia degli amici del Belgio – Video

di Tommaso Silvi