La luce dei “Santimatti” e di Horst Beyer illumina di nuovo le Sale Affrescate
Riapre lo spazio espositivo al piano terra del Comune La mostra si inaugura domani e sarà visitabile fino a domenica 23 maggio
PISTOIA. Tornano le mostre nelle Sale Affrescate del Palazzo comunale. La riapertura al pubblico è in programma per domani pomeriggio alle 17, con la mostra Arcana Lux Nova Lux organizzata in collaborazione con il Comune dal Centro studi ricerche espressive di Pistoia e a cura di Claudio Giorgetti.
Tre gli artisti che esporranno le loro opere, tutte inedite per Pistoia: Fabrizio Pelamatti e Filippo Giansanti, che dal 2009 formano il duo “I Santimatti”, e Horst Beyer. La riapertura sarà in sicurezza e le visite si svolgeranno nel rispetto delle normative anti Covid-19.
«Il percorso espositivo è di forte presa visiva – sottolinea una nota stampa del Comune – e intende coinvolgere emotivamente lo spettatore attraverso la luce, che è appunto la protagonista implicita di questa mostra. Tutte le opere esposte rappresentano il punto in cui è arrivata la ricerca e la sperimentazione degli artisti, che è in qualche modo già il loro passato, ossia la Lux Arcana. La Nova Lux si esplicita negli ultimi lavori, dove gli artisti dialogano tra loro attraverso opere che si completano e si interfacciano a vicenda, pur mantenendo ognuna la propria identità formale ed estetica».
«La fotografia – raccontano i Santimatti – è stato e rimane il nostro medium primario ma, già da diversi anni, utilizziamo anche altri media e diversi materiali. Crescendo artisticamente sia come singoli che come duo, la fotografia si è fatta un po’ stretta e abbiamo sentito la necessità di introdurre altri linguaggi che assecondassero maggiormente le nostre sensibilità. Lo scatto fotografico ha perso sempre più il carattere individuale e dominante, lasciando spazio a una progettazione collaborativa della foto che è passata da un’attitudine più prettamente fotografica a un’invasione dello spazio dal carattere maggiormente istallativo».
Horst Beyer invece lavora con fili elettrici ormai in disuso, cavi di computer attraverso i quali sono passati milioni e milioni di informazioni, idee, parole, volti e che l’artista usa come se fossero i pigmenti di una tavolozza.
La mostra, a ingresso libero, potrà essere visitata fino a domenica 23 maggio, con il seguente orario: da lunedì a domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il sabato e la domenica è necessario prenotare l’ingresso telefonando al numero 339 7623255. —
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