Pisa, il professor Albiol nella difesa dei debuttanti
Lo spagnolo porta con se in dote un curriculum da fare invidia
PISA. Da una parte i sei allievi: 68 partite nella massima serie, ma un’età media di poco superiore ai 25 anni. Dall’altra il professore: 180 partite in serie A, ma 40 candeline spente giovedì scorso. Sono le due “facce” della difesa del Pisa. La prima è quella dei debuttanti, o quasi, nel campionato che i nerazzurri non giocavano da 34 anni. Tutti, di fatto, esordienti: tanto i giovani Bonfanti, Lusuardi, Denoon e Canestrelli, quanto i più “attempati” Calabresi e capitan Caracciolo. La seconda è quella di chi la A – e non solo – la conosce come le sue tasche: il veterano Raúl Albiol, a cui Gilardino può affidare il ruolo di guida, non solo in campo, del pacchetto difensivo nerazzurro.
Basta questo incipit per intuire perché Knaster e Corrado abbiano puntato tanto – se non tutto – sullo spagnolo. Perché al neopromosso Pisa serve l’esperienza accumulata da Albiol in sei stagioni e 236 partite (in tutte le competizioni) a Napoli, unite alle 201 presenze nel Villareal, alle 179 con il Valencia, alle 118 con la “camiseta blanca” del Real Madrid . Il tutto mettendo insieme oltre 63mila minuti in campo in tutti tornei per club oltre alle 58 apparizioni con la nazionale maggiore spagnola.
E ai nerazzurri serve – eccome se serve – la capacità di stare in determinati palcoscenici garantita da un curriculum che pochi calciatori in attività possono vantare: una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con i partenopei; una Liga e una Supercoppa spagnola con il Real Madrid; due coppe di Spagna, una sempre con i blancos e una con il Valencia; due Coppa Uefa/Europa League con lo stesso Valencia e il Villareal. Al tutto va poi aggiunta la Coppa del mondo vinta in Sudafrica nel 2010 (la prima in assoluto per la Spagna) e i due Campionati d’Europa nel 2008 e 2012.
«Il fatto che giocatori come Albiol e Cuadrado prendano in considerazione il nostro progetto è motivo di orgoglio», le parole di Corrado, facendo riferimento anche all’altro veterano arrivato nel calciomercato. Una soddisfazione che certo non cancella i 40 anni dello spagnolo (e i 37 del colombiano). Così come fanno pensare le 16 gare disputate la passata stagione da Albiol al Villareal, dove di fatto non ha giocato da gennaio.
Il declino di un campione al tramonto? O l’effetto di un ambiente in cui non trovava più stimoli, oltre che spazi? Sarà il campo a dirlo, ma resta un fatto: pochi come Albiol possono insegnare calcio e professionalità, dentro e fuori dal campo. E se è vero, come ha detto Gilardino, che c’è soddisfazione per quanto «hanno fatto i difensori in campo in queste prime due gare», è altrettanto vero che – se tutti avranno l’umiltà di mettersi a disposizione e aiutarlo in campo – professor Albiol può insegnare tanto, tantissimo al Pisa.
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