Il Tirreno

PISA. Il tormentone della risoluzione del contratto di Filippo Inzaghi, valido fino al 2027, continua. Era atteso per il 12 giugno, dato quasi per certo, ma è slittato ancora. Alla giornata del 13, pare.

Il rinvio

L’accordo con il Palermo è stato trovato da giorni ma anche ieri niente annuncio ufficiale. Da quanto si è capito si tratta solo di lungaggini burocratiche e non c'è nessun tipo di intoppo. Il Palermo pagherà un indennizzo di circa 900mila euro per liberare Inzaghi. La certificazione potrebbe arrivare in mattinata o al massimo nel primo pomeriggio. Oltre al contratto di Inzaghi vanno sciolti anche quello dei componenti dello staff tecnico che seguiranno l'allenatore a partire dal vice Maurizio D'Angelo.

La successione

Intanto si avvicina la scelta del nuovo allenatore per affrontare la Serie A. Sarà il quinto allenatore diverso da quando Alexander Knaster è diventato azionista di maggioranza del Pisa (nel gennaio 2021). Il giorno decisivo dovrebbe essere quello di domenica. In questo weekend, infatti, ci saranno i colloqui definitivi tra i papabili alla panchina nerazzurra e i dirigenti del club a Forte dei Marmi. Ovviamente alla presenza del patron Knaster che è in Toscana da una settimana circa. A lui ovviamente spetterà l'ultima parola. I tecnici che saranno incontrati di nuovo sono due, ma potrebbero essere anche tre.

Gioventù ed esperienza

Sicuramente ci sarà Alberto Gilardino che in questo momento è decisamente in pole position. Un tecnico giovane, 42 anni, ma che conosce già bene la Serie A, da applausi il campionato 2023/2024 chiuso all'undicesimo posto con il Genoa con 49 punti. In rossoblù il modulo di riferimento è stato il 3-5-2. Gilardino è un profilo che convince sia per il gioco che per l'approccio piuttosto moderno che mette nel calcio. Senza contare il peso, per i dirigenti nerazzurri non secondario, di essere stato un campione del mondo da calciatore. Negli ultimi giorni il Pisa però è tornato a parlare anche con Marco Giampaolo, dopo la rottura con il Lecce che ha appena salvato in Serie A, che però non si sa ancora con certezza se sarà uno dei tecnici a colloquio nelle prossime ore. Di certo c'è che al Pisa Giampaolo piace da tempo. Rispetto a Gilardino il tecnico nativo di Bellinzona, classe 1967, ha alle spalle 16 stagioni di Serie A, la prima nel 2005/2006 ad Ascoli, tra grandi imprese e anche momenti non semplici. Come quando ripartì dalla Serie C a Cremona nel 2014. Notevole la stagione di Empoli nel 2015/2016 conclusa al decimo posto con 46 punti (fece esordire in A l’attuale preparatore dei portieri nerazzurri Maurizio Pugliesi). Negli anni più recenti buone anche le esperienze alla Sampdoria dal 2016 al 2019 e l'ultima salvezza da subentrato al Lecce. Negative invece le parentesi con il Milan, appena 7 partite nel campionato 2019/2020, e con il Torino nella stagione 2020/2022 culminate con due esoneri. Nel gennaio 2022 torna alla Sampdoria e la salva, poi viene esonerato all'inizio della stagione seguente ma in quella situazione così difficile a livello societario era impossibile fare miracoli sportivi. A livello tattico Giampaolo è un tecnico piuttosto flessibile. Nell'ultima stagione a Lecce ha utilizzato maggiormente il 4-2-3-1.

Mister X

Ai colloqui sicuramente ci sarà anche un allenatore straniero che finora è rimasto sotto traccia. Non dovrebbe esserci invece Mario Frick, che negli ultimi quattro anni ha allenato in Svizzera al Lucerna ed è stato accostato al Pisa a inizio settimana. Tra i nomi usciti ci sono stati anche quelli di Mark Van Bommel, Domenico Tedesco e Matías Almeyda.