Il Tirreno

BARI. Nel giorno più bello del Pisa si fa sentire con una breve ma significativa battuta anche il patron Alexander Knaster. Il numero uno nerazzurro ha seguito la squadra contro il Frosinone e poi a Bari, dove ha vissuto una domenica davvero intensa.

La domenica speciale di Knaster

Ora festeggia ma a sentire le parole del magnate che il 20 gennaio 2021 ha preso il 75% delle quote del Pisa questo è solo un primo passo. Cosa che ovviamente fa sognare i tifosi ancora di più. Già in estasi per qualcosa che mancava da 34 anni. «Sono molto contento – ha detto ai microfoni di 50 Canale – buon risultato, ma è solo il primo step. Lo abbiamo raggiunto, ora pensiamo al prossimo. Sono felice con la proprietà, con i dirigenti, con giocatori e allenatori. I tifosi sono speciali. Tutti, anche quelli che arriveranno la prossima stagione».

Dichiarazioni che aveva già fatto in mattinata a un tifoso arrivato a Bari da San Miniato (Pisa) davanti alla bellissima basilica di San Nicola: «Ed è solo l’inizio», le parole del patron. Che prima di raggiungere lo stadio ha pranzato insieme ad amici in un ristorante di Bari. Il “cin cin” alla Serie A? Niente di lussuoso, assicurano i vicini di tavolo, ma sorseggiando una birra fresca, che ha portato decisamente fortuna.

Giuseppe Corrado… e due!

Da Knaster, ad un altro grande protagonista del club nerazzurro. I presidente Giuseppe Corrado, infatti, si gode il secondo successo importante dopo la promozione in B del 2018/2019. Ottenuta dopo la finale di Trieste. Stavolta il traguardo è stato tagliato con due giornate di anticipo e con un nuovo socio. Sei anni fa c'era Enzo Ricci con le quote do maggioranza. L'uomo che con Corrado ha contribuito alla rinascita del Pisa. Oggi c'è Alexander Knaster. Corrado senior inoltre ha festeggiato come meglio non poteva il suo compleanno che era sabato 3 maggio. «Inzaghi aveva detto che mancava la ciliegina e finalmente è arrivata – ha detto il presidente a fine partita mentre si sentono ancora i cori di tifosi e giocatori – il risultato sportivo è la conseguenza, non l’obiettivo, di un grande lavoro. Eravamo convinti fin dall'inizio di aver costruito un grande gruppo. È stato un campionato eccezionale, sempre primo o secondi. Potevamo arrivare in A già qualche stagione fa ma il lavoro è frutto della programmazione. Ora raccogliamo i frutti. Questo può essere il primo passo importante verso altre soddisfazioni. La città lo ha meritato perché ha aspettato 34 anni. Sono contento per ciò che ha fatto mio figlio Giovanni in questi 9 anni».

Giovanni Corrado e le parole dopo il Monza

E, infatti, l’amministratore delegato Giovanni Corrado è al settimo cielo. «Roma non è stata fatta in un giorno. Tre anni fa dissi dopo la sconfitta con il Monza in finale playoff che il problema non era se sarebbe arrivata la Serie A ma quando. Avevamo preso solo la rincorsa. È una soddisfazione enorme. Sentiamo l'affetto che c'è per noi. Ci siamo dati questo obiettivo e l'abbiamo raggiunto. Lo dedico a tutte le persone che ci sono state vicine in questi anni».

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