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Calcio: Serie B

Lo sfogo di Nagy: «Se nel Pisa non gioco, a gennaio è meglio andare via»

di Andrea Chiavacci
Lo sfogo di Nagy: «Se nel Pisa non gioco, a gennaio è meglio andare via»

Le parole del centrocampista dal ritiro della nazionale ungherese: non vuole rischiare di perdere l’Europeo con la rappresentativa magiara

17 novembre 2023
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PISA. Con un rocambolesco 2-2 conquistato in casa della Bulgaria, l'Ungheria del centrocampista del Pisa Adàm Nagy si qualifica per la terza volta di fila agli europei con un turno d'anticipo. Decisiva l'autorete del bulgaro Petkov al 97.In chiave nerazzurra però la notizia del giorno è un altra. E non è sicuramente banale. Lo stesso Nagy ha parlato ai media ungheresi dal ritiro della propria nazionale a Telki e ha fatto chiaramente capire che se continua a trovare poco spazio nel Pisa cercherà una nuova sistemazione nel mercato di gennaio. L’obiettivo di partecipare al terzo Europeo è troppo importante per Nagy. E un minutaggio piuttosto ridotto con la squadra di Alberto Aquilani potrebbe penalizzarlo anche se il Ct italiano dell’Ungheria Marco Rossi, ex difensore di Brescia e Sampdoria, ha sempre preso in considerazione Nagy, già a quota 76 presenze con un gol in Nazionale. «La mia situazione attuale non è sostenibile e quindi voglio assolutamente cambiarla il prima possibile», ha detto Nagy rispondendo alla domanda di un cronista.

Il 28enne centrocampista che il Pisa ha preso dopo l’esperienza al Bristol nell’estate del 2021 ha le idee chiare: «Lavoro giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, in modo che se si presenta un’opportunità posso sfruttarla. Se sento che sto dando il massimo ma l’occasione non arriva. Allora purtroppo a gennaio dovrò cambiare perché voglio andare all’Europeo a giugno. E voglio arrivarci al massimo della forma, così da poter avere la possibilità di giocare titolare». Nagy ha un contratto fino al 2025 con il Pisa ma finora non ha trovato molto spazio con la squadra di Aquilani. Appena sei presenze per un totale di 208 minuti. Due partite da titolare. Una sola, quella di Modena, giocata per 90 minuti. La concorrenza a centrocampo, dove tra gli altri sono arrivati playmaker d’esperienza e con caratteristiche diverse come Veloso e Barberis, ha portato il tecnico romano a fare delle scelte.

Dopo le buone prestazioni in nazionale di Nagy, in particolare quelle dello scorso ottobre, Aquilani aveva spiegato i motivi di un Nagy poco presente in nerazzurro: «È un giocatore molto importante. Nonostante l’abbia fatto giocare proprio si è allenato molto bene. Non l’ho messo nelle ultime gare perché ho fatto delle scelte, c’è concorrenza con giocatori importanti. Ma nessuno ha messo Nagy fuori dai giochi. Ci può dare una mano». Da quel momento in poi Nagy ha messo insieme quattro presenze in quattro partite ma comunque con un minutaggio ridotto. Una mezz’ora con il Cittadella da subentrato, un tempo da titolare contro il Lecco prima di essere sostituito all’intervallo dopo aver rimediato un cartellino giallo, cinque minuti contro il Como al posto di Valoti, e una ventina nel finale di Bolzano con il Sudtirol. Molto poco se confrontato alle due stagioni precedenti nelle quali Nagy disputò 74 partite con zero gol e tre assist con Luca D’Angelo e, per un breve periodo con Rolando Maran.

Nagy è anche molto legato alla nostra città tanto da essersi sposato qui proprio la scorsa estate. Vedremo cosa succederà a gennaio. Adesso è presto per fare ipotesi. Se Nagy dovesse partire il Pisa potrebbe tornare in maniera forte sul 23enne centrocampista norvegese Markus Solbakken del Viking.  

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