Pisa, cresce la cooperativa del gol
A una compagnia già ampia si sono aggiunti altri due difensori: Barba e Beruatto. Nel Pisa diventano 11 i giocatori andati a bersaglio e aumentano anche i legni colpiti
PISA. In una già ampia e florida cooperativa del gol come quella del Pisa mancava un robusto contributo dei difensori. Pietro Beruatto e Federico Barba, nel match contro la Ternana, hanno colmato questa lacuna nel momento più opportuno, facendo salire a 11 il numero dei marcatori in casa nerazzurra ed arrotondando la quarta vittoria dei nerazzurri. Curiosamente, oltre a rimpinguare il bottino delle reti realizzate (salite ora a 24), i due “controllori” hanno aumentato anche il numero dei pali collettivi, che adesso ammonta a 9, a dimostrazione che accanto alle realizzazioni si scorgono ancora potenzialità inespresse.
Gol da dietro
In realtà il terzino e il centrale non sono stati i primi goleador stagionali provenienti dal pacchetto arretrato: un'inzuccata di Simone Canestrelli aveva fatto sognare una clamorosa rimonta all'ottavo minuto di recupero del match d'esordio a Cittadella, che invece si fermò sul 4-3 per i locali. Una soddisfazione personale che quindi non sfociò in una gioia collettiva. Si è dovuto attendere altre 13 gare prima che l'acuto di un difensore (anzi di due difensori) contribuisse ad un risultato positivo, addirittura pieno. L'ultimo vero centro di un “mastino” era stato quello di Hermannsson nella finale di ritorno con il Monza, ma anche allora, a conti fatti, non era stato sufficiente per regalare al Pisa una giornata di gloria.
Reti pesanti
Il soccorso del pacchetto arretrato è giunto nel momento in cui più serviva, ossia in una partita nella quale attaccanti e rifinitori non sono riusciti concretizzare la grande mole di occasioni prodotte. In un Pisa, nel quale 11 giocatori diversi riescono a gonfiare la rete, passano in sordina i periodi di digiuno delle punte: Torregrossa e Gliozzi non segnano da 4 partite (il secondo, però, ne ha giocata solo una da titolare) e Sibilli addirittura non sigla dal debutto a Cittadella. Nell'ultimo quartetto di incontri per far quadrare i conti con 7 reti all'attivo (in media quasi due a partita, nonostante lo 0-0 sul campo del Benevento), insieme all'esplosione di Morutan, all'ennesima conferma di Masucci e alla seconda firma di Matteo Tramoni, è stato fondamentale l'apporto dei difensori. Imprevisti bomber, che non hanno soltanto esultato, ma hanno avuto anche un motivo per mettersi le mani nei capelli.
Sui legni
Barba, prima di finalizzare una magica traiettoria di Morutan, aveva infranto la traversa con una sorprendente acrobazia. Aveva già perforato la Ternana lo scorso 25 aprile, ma allora il suo Benevento aveva perso. Per Beruatto il palo colpito nel finale è il terzo legno stagionale, dopo quelli collezionati con il Parma e a Benevento, in due gare rimaste inchiodate sullo 0-0, ad un passo dunque dall'essere sboccate. Per il figlio d'arte il ritorno al gol non è stato affatto casuale, soprattutto da quando D'Angelo gli ha restituito, almeno in fase offensiva, la posizione sulla linea dei centrocampisti. Adesso il terzino ha raggiunto Gliozzi in vetta alla poco ambita ma comunque significativa classifica dei legni di squadra, a testimonianza di come il Pisa, oltre ai colpi sparati, ne abbia ancora parecchi in canna. l