Pisa, D’Angelo svela i suoi piani
Allenamento con la Primavera a San Piero aperto al pubblico. Prime prove sul campo: possibili moduli iniziali il 4-3-1-2 e il 4-3-3
PISA. Archiviato il tempo dei sentimenti, dei sorrisi e delle emozioni, per Luca D’Angelo è già ora di ridare slancio a un Pisa che ritrova sul fondo della classifica. Perché è vero che certi amori non finiscono, ma ora è il momento di badare al sodo. Alla concretezza e al pragmatismo che da sempre sono le parole d’ordine del tecnico abruzzese. C’è grande curiosità per capire quale volto avrà il quinto Pisa di D’Angelo. Il primo non costruito e plasmato da lui durante l’estate, anche se il tecnico ha allenato oltre metà della rosa attuale e in questi mesi ha visto le partite della squadra in tv.
Qualche volto nuovo lo ha affrontato spesso da avversario, tra questi gli ultimi arrivati Barba e Gliozzi, altri invece li ha visti per la prima volta a San Piero martedì scorso. Invece Canestrelli, Ionita, Jureskin e Rus li allenerà solo dall’inizio della prossima settimana quando torneranno alla base dagli impegni con le rispettive nazionali assieme a Marin, uno dei suoi fedelissimi, Nagy, una delle sue fonti del gioco nella passata stagione, e Hermannsson.
Si lavora su più piani anche perché sono state inserite nuove figure nello staff, che saranno annunciate a breve, oltre ai fedelissimi Riccardo Taddei, sempre al fianco di D’Angelo a dare indicazione tecniche e tattiche durante ogni seduta di allenamento, e al preparatore atletico Marco Greco. D’Angelo ritrova anche il preparatore dei portieri Maurizio Pugliesi, confermato nell’interregno di Maran, con cui aveva lavorato negli ultimi due anni.
Rispetto all’era Maran potrebbe cambiare qualcosa anche nel modulo. D’Angelo ha quasi sempre utilizzato il 3-5-2 e il 4-3-1-2. Un 3-5-2 con Calabresi e Beruatto esterni a centrocampo e Canestrelli (o Hermannsson), Rus e Barba centrali, in attesa del ritorno a dicembre di Caracciolo, non sarebbe un’idea da scartare. Si potrebbe creare troppo traffico in avanti e quindi al momento il 3-5-2 non sembra una via praticabile. «Stiamo cercando già in questi giorni nuove soluzioni – ha detto D’Angelo dopo il suo arrivo –. Questa squadra può giocare anche con la difesa a tre perché ha giocatori duttili. Abbiamo un attacco con caratteristiche diverse rispetto alla passata stagione. Senza Puscas che attacca la profondità, ma con tanti ragazzi forti tecnicamente». Con il 4-3-1-2 D’Angelo ha giocato la maggior parte delle partite della passata stagione e quelle nel finale della stagione 2018-2019, quella del ritorno in B, quando sul mercato di gennaio venne accontentato con l’arrivo di un trequartista importante per la categoria come Minesso. Ora D’Angelo se ne ritrova quattro: Sibilli, Morutan, Matteo Tramoni e all’occorrenza anche Giuseppe Mastinu, che però con il tecnico abruzzese ha quasi sempre giocato da mezzala sinistra.
Di seconde punte o trequartisti ce ne sono in abbondanza, non dimentichiamoci di Masucci e Cissé, ma di centravanti d’area ce ne sono due: Torregrossa, che potrebbe tornare a disposizione a Perugia, e Gliozzi. «Sono contento che ci sia Gliozzi, prima di tutto perché è forte e lo scorso anno ha segnato 9 gol a Como quasi sempre da subentrato, poi perché almeno smette di farci gol quando ce lo troviamo di fronte».
Battute a parte, l’ex Siena è un giocatore che ben si adatta al gioco di D’Angelo che nella seconda parte di stagione ha trasformato Torregrossa in un vero e proprio uomo d’area. D’Angelo potrebbe rilanciare Matteo Tramoni più vicino agli attaccanti. Anche a Brescia ha sofferto nel 4-3-1- 2 e reso al massimo da esterno sinistro nel 4-3-3. Può essere questa una delle nuove idee nella testa del tecnico nerazzurro.
Oggi pomeriggio il Pisa sarà ancora in campo a San Piero a Grado dove andrà in scena un mini test con la formazione Primavera di Masi. Sarà possibile accedere a partire dalle 16.15 alla zona riservata al pubblico per assistere alla seduta di allenamento. La settimana si concluderà con l’allenamento di domani mattina.