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l’intervista 

C’è Sanzo nella stanza dei bottoni del Coni «Impianti e sport nelle scuole le priorità»

Andrea Chiavacci
C’è Sanzo nella stanza dei bottoni del Coni «Impianti e sport nelle scuole le priorità»

Un’altra medaglia sul petto dell’ex grande campione di scherma: è il primo pisano ad essere eletto nel consiglio nazionale

30 aprile 2021
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Andrea Chiavacci

PISA. Un’altra medaglia al petto di Salvatore Sanzo. Stavolta non l’ha conquistata in pedana, col fioretto, ma vale altrettanto: è il primo pisano a entrare nel consiglio nazionale del Coni.

Da pochi giorni Sanzo, che è ancora segretario generale della federazione italiana canoa e kayak, è stato infatti eletto come rappresentante dei delegati provinciali (area centro) a meno di un mese dalle elezioni alla presidenza del Coni (sono candidati alla presidenza Giovanni Malagò, Renato Di Rocco e Antonella Belluti). «Sicuramente è una grande soddisfazione personale dopo otto anni di intenso lavoro a livello territoriale – sottolinea Sanzo – or mi metterò subito al lavoro perché ci sono urgenze che non possono essere rimandate».

Quali sono le priorità?

«L'emergenza sanitaria ha inciso in maniera rilevante anche sul mondo dello sport, colpendo le società ma anche le famiglie. Abbiamo già stanziato 480mila euro di sussidi a livello regionale per chi lavora nel mondo dello sport ma dobbiamo anche incentivare tanti genitori a non mollare. Con la crisi economica la prima spesa che viene tagliata è quella legata allo sport. Dobbiamo trovare le risorse per riportare i ragazzi a fare attività sportiva».

Come se ne esce?

«Studiando un modo per ripartire bene fin da subito e aiutando le società in crisi e anche le palestre, che sono un aspetto non certo marginale per chi fa attività. Anche dal governo ci aspettiamo un aiuto».

Come giudica l’impatto di Valentina Vezzali come Sottosegretario allo sport nel governo Draghi?

«Si è presentata con un atteggiamento positivo nei confronti del Coni. Si è presa la responsabilità di assumere un ruolo complicato in un momento drammatico. Un primo passo è stato quello di riaprire gli stadi, anche parzialmente, in vista degli europei».

Cosa si attende in concreto dal governo?

«Nel famoso Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)sono stati stanziati 700 milioni di euro, più altri 300 milioni per l'impiantistica scolastica, purtroppo non molti per migliorare lo stato attuale delle cose. Abbiamo bisogno di soldi veri per investire in progetti nuovi o di riqualificazione degli impianti già esistenti e rilanciare lo sport a livello turistico. Se crei eventi interessanti riesci a muovere tante famiglie e tanti appassionati».

A livello scolastico pensa ci sia qualcosa da cambiare?

«Quello delle scuole è un tema che mi sta a cuore da molti anni. Rispetto ad altre nazioni siamo indietro. Riusciamo sempre a formare atleti di alto livello ma siamo carenti per quanto riguarda l’approccio alla pratica sportiva al di fuori delle società».

Quali possono essere le soluzioni?

«Quando ero assessore allo sport a Pisa avevo avviato un progetto per promuovere corsi di attività motoria gratuita fin dalle elementari. Vorrei portare quel modello pisano su base nazionale».

Sentir parlare di Superlega stride non poco con la sua visione di sport?

«Una brutta pagina che per fortuna è durata poche ore. La meritocrazia deve essere alla base della competizione sportiva».

Come vi presentate alle Olimpiadi di Tokyo?

«È sicuramente un’edizione particolare dopo il rinvio dello scorso anno. Siamo comunque fiduciosi di superare il bottino di Rio 2016, che fu di 28 medaglie, e abbiamo già tanti atleti qualificati. Compresi due pisani come Martina Batini nel fioretto e Gabriele Cimini nella spada».

Per quanto riguarda gli sport paralimpici qual è il quadro della situazione?

«Abbiamo atleti competitivi ma voglio sottolineare che stiamo combattendo una battaglia di carattere sociale per permettere a tanti ragazzi disabili di avvicinarsi allo sport».

Impegni a breve sul territorio pisano?

«Ci saranno novità importanti per il canale dei Navicelli dopo un lavoro fatto in sinergia con l'amministratore unico, l'ingegnere Salvatore Pisano, e le istituzioni cittadine. Per la federazione canoa e per quella del canottaggio sarà un’opportunità di crescita».

Il progetto della nuova Arena può essere un buon traino per lo sport cittadino?

«Non entro nel merito visto che non faccio l’assessore da molti anni e non ho parlato con Corrado dello stadio. Ma sicuramente è una grande chance per la città». —

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