Tifosi del Pisa, rischio stop per tre mesi alle trasferte: l’Osservatorio valuta la sanzione
L’Osservatorio sospende il giudizio su Milano e anche Torino
PISA. Per il momento non sono state prese ancora decisioni da parte dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive rispetto alla trasferta dei tifosi nerazzurri in programma a Milano venerdì prossimo alle 20,45. Dopo una giornata di attesa la determina è arrivata poco dopo le 21: nell’atto si legge che Milan-Pisa e anche Torino-Pisa, in programma il prossimo 2 novembre, sono tra le partite per cui «l’Osservatorio sospende il giudizio al fine di approfondire l’analisi dei rischi connessi alle gare; al contempo, fino all’assunzione di determinazioni in merito, si invitano le Leghe competenti a interessare le società organizzatrici affinché non sia avviata la vendita dei tagliandi e siano momentaneamente sospese le adesioni ai programmi di fidelizzazione».
Quindi a breve arriverà un ulteriore atto da parte del ministero dell’Interno dove saranno comunicate le decisioni definitive. I tifosi nerazzurri avevano comprato circa 4mila biglietti, la trasferta era stata aperta anche a chi non è in possesso della tessera del tifoso, e si erano organizzati per una sfida attesa da quasi 35 anni.
Gli episodi che hanno preceduto Pisa-Hellas Verona, uniti a quelli di Pisa-Fiorentina, però hanno cambiato il quadro generale. Per Torino erano stati venduti un centinaio di biglietti del settore ospiti.
Il rischio stangata
Da quanto emerge si teme una stangata per la tifoseria nerazzurra. Si parla di tre mesi di stop alle trasferte. Ma non c’è ancora niente di ufficiale.
Invece non è a rischio la sfida interna contro la Lazio di giovedì 30 ottobre dove i tifosi biancocelesti potranno comprare solo i biglietti del settore ospiti con tessera del tifoso e se residenti nella regione Lazio.
Le polemiche sulla gestione delle tifoserie in città
Intanto non si fermano le polemiche in città. «È alquanto strano che una tifoseria in trasferta riesca a fare a piedi, dalla Stazione di San Rossore fino a via Piave senza essere intercettata», dice Lorenzo Vouk, consigliere comunale di Pisa al centro (vice capogruppo). «In passato il precedente questore – aggiunge – disponeva sempre il blocco di via Contessa Matilde con le camionette della celere. Oggi invece si è consentito un movimento incontrollato, con le conseguenze che tutti abbiamo visto». Secondo il consigliere, «le falle organizzative erano prevedibili e si sarebbero potute evitare con una gestione più attenta, basta ricordare la gestione del questore precedente che predisponeva blocchi all’ingresso di via Piave. L’attuale questore è già alla terza partita casalinga da gestire: aveva tutto il tempo per intervenire, analizzare le criticità e adottare le giuste contromisure. Oggi sentiamo parlare di “cambiamenti nelle disposizioni”, ma appare come un intervento tardivo, che avrebbe potuto evitare il caos di sabato».
Vouk si sofferma anche sulla disparità di trattamento nei confronti dei tifosi: «Non può sempre pagare solo il cittadino».
Il consigliere interviene infine sul rapporto tra pianificazione urbanistica e gestione della sicurezza: «Il questore deve adeguarsi nel garantire la sicurezza in base alla pianificazione urbanistica della città, decisa dalla parte politica eletta dai cittadini. Viene il dubbio, viste le dichiarazioni passate sulla pianificazione dello stadio, che si stia cercando di sganciarsi da un impegno dovuto per il ruolo che si ricopre».