Cas a Coltano, il sindaco: «Vigiliamo». Ziello: il Viminale deve chiuderlo
Il primo cittadino in via Le Rene: «Garantire le condizioni di sicurezza e convivenza»
PISA. «Vigileremo che siano garantite le condizioni di sicurezza e di convivenza adeguate», dice il sindaco Michele Conti. «Mi sono già mosso con il Viminale per far chiudere questo scempio», aggiunge, deciso, il deputato Edoardo Ziello. Continua a far discutere la vicenda del Cas (Centro d’accoglienza straordinaria) creato nella residenza Le Rene a Coltano dove è stata trasferita una ventina di immigrati provenienti dalla struttura San Domenico di via della Faggiola.
Ieri mattina si è tenuta una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sul tema dei migranti a Coltano, «trasferiti – ribadisce Conti – senza alcuna comunicazione preventiva al Comune. Ho spiegato con chiarezza le ragioni dell’amministrazione, chiedendo a prefetto e questore maggiore trasparenza e condivisione nelle decisioni che riguardano il territorio e la comunità locale».
Nel pomeriggio il sindaco ha incontrato i residenti di via Le Rene «per valutare insieme – dice – come affrontare la situazione. Al momento i migranti sono alloggiati in alcuni appartamenti. Ma, pur trattandosi di un accordo tra soggetti privati, il Comune non resterà a guardare: vigileremo che siano garantite le condizioni di sicurezza e di convivenza adeguate».
Senza mezzi termini il deputato Edoardo Ziello (Lega): «Coltano non merita un Cas. La prefettura torni sui propri passi e si concentri di più sulla gestione dell’ordine pubblico che sull’accoglienza profughi. Mi sono già mosso con il Viminale per far chiudere questo scempio».
«Nella corte di via Le Rene 75 ho portato anche il sindaco – ricorda Ziello – per vedere la situazione che si è creata a seguito della scelta della prefettura di inserire più di venti immigrati dalla sera alla mattina in un contesto già abitato da diverse famiglie italiane e donne. Gli immigrati sono tutti uomini. Questo sta diventando un problema non soltanto per Coltano, ma anche per Ospedaletto. Tanti agricoltori si sono già lamentati perché sono entrati in alcuni campi. Invito il prefetto, che non mi risponde più al telefono, a controllare di persona. Andrò fino in fondo con i miei riferimenti a livello ministeriale affinché questo Cas venga chiuso nel più breve tempo possibile».
