Il Tirreno

Pisa

La comunità in lutto

La tragedia dei giovanissimi a Pisa: uno muore, l’altro in fin di vita. L’appuntamento, la passione per la moto e quel tragico equivoco

di Lorenzo Carducci
Jacopo Gambini e il punto dell'incidente
Jacopo Gambini e il punto dell'incidente

Fatale per il 17enne lo scontro nel parcheggio vicino a Ikea: in rianimazione l’altro ragazzo rimasto coinvolto nell’incidente

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PISA. Una notte di disperazione, due famiglie distrutte, una giovane vita spezzata e un’altra appesa a un filo. Due ragazzi di 17 e 16 anni che si conoscevano poco, ma parte della solita compagnia di amici che nel tardo pomeriggio di mercoledì – 17 settembre – si erano dati appuntamento nell’area di sosta vicino all’Ikea, per condividere la loro grande passione per le moto. Ma la spensieratezza e il divertimento sono state spazzate via da un violento e tragico scontro frontale, costato la vita a Jacopo Gambini, 17enne residente coi genitori e la sorella minore a San Martino a Ulmiano (nel comune di San Giuliano Terme), che da pochi giorni aveva cominciato la quarta superiore dell’indirizzo aeronautico all’istituto Da Vinci-Fascetti di Pisa.

I soccorsi

Le condizioni di Jacopo sono apparse subito gravissime. Come anche quelle dell’altro ragazzo, Leonardo Renzoni, 16 anni, residente con la famiglia a La Vettola e anche lui studente di quarta superiore, al liceo Buonarroti di Pisa. La chiamata ai soccorsi parte quando sono passate da poco le 18, con l’intervento dell’automedica del 118 e dell’ambulanza della Pubblica Assistenza di Pisa. Jacopo però è già in arresto cardiaco: i sanitari cominciano a rianimarlo, poi la corsa disperata all’ospedale di Cisanello, ma le lesioni sono troppo gravi. Il 17enne muore al pronto soccorso. Lì dove si trova anche Leonardo. L’incidente ha ridotto in fin di vita anche lui, tuttora ricoverato in terapia intensiva.

L’equivoco

Nella concitazione, come conferma l’Azienda ospedaliero universitaria Pisana – anche per la somiglianza tra i due e l’entità dei traumi riportati – in ospedale si verifica un errore nella procedura di riconoscimento della vittima. Per questo la prima versione è che sia morto Leonardo e che Jacopo lotti per la vita, tanto che familiari e amici lo vegliano per tutta la notte tra mercoledì e giovedì e poi anche la mattina seguente. Col passare delle ore le cose iniziano a non tornare, fino a quando nel primo pomeriggio di ieri, 18 settembre, dagli esami arriva come uno shock la conferma: il ragazzo deceduto, nel frattempo trasportato a medicina legale, è Jacopo, mentre il giovane in rianimazione è Leonardo.

Lo scontro

La dinamica dello scontro tra i due giovani motociclisti è al vaglio della polizia municipale di Pisa, che su disposizione dell’autorità giudiziaria ha sequestrato i due motocicli e ha cominciato a effettuare rilievi e accertamenti. Secondo una prima ricostruzione, gli amici, sfruttando gli ampi spazi dei parcheggi adiacenti al grande magazzino a due passi dall’Aurelia, si sarebbero messi alla prova con delle acrobazie in sella alle due ruote. Un modo per divertirsi, da cui si sarebbe originato il frontale tra Jacopo e Leonardo. La salma di Jacopo Gambini rimane a disposizione della Procura dei minori di Firenze, in attesa della fissazione del funerale.

Il dolore per Jacopo

La notizia della morte di Jacopo ha addolorato centinaia di persone. I compagni di scuola, i docenti e tutto il personale, gli amici appassionati di moto, tutta la comunità di San Martino a Ulmiano e quella della parrocchia e il gruppo di giovani dell’oratorio, a cui Jacopo era vicino. Un ragazzo descritto come educato, esemplare, ben inserito. Che fino a una terribile serata di settembre, andava incontro alla vita con quello spirito che si può avere solo a 17 anni.

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