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Il lutto

Pisa, è morto Leonardo Leso: è stato comandante di Gis e Tuscania


	Leonardo Leso
Leonardo Leso

Il generale si è spento a 77 anni. Il cordoglio del ministro Crosetto: «Anche dopo il termine del servizio attivo ha continuato a essere un punto di riferimento, contribuendo a scrivere pagine importanti della storia dell'Arma»

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PISA. Era uno dei carabinieri più conosciuti in Toscana, ma anche in tutta Italia, per la sua lunga esperienza di comando e di partecipazione a missioni all’estero, che gli avevano valso una serie importante di riconoscimenti: il generale di corpo d’armata Leonardo Leso è morto a 77 anni nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 novembre a Cisanello, stroncato da un male implacabile.

Gli incarichi e i riconoscimenti

Originario di Verona, aveva ricoperto una serie di incarichi importanti e di responsabilità crescente all’interno dell’Arma. Tra l’altro ha comandato due forze d’élite dei carabinieri: il Gis (gruppo di intervento speciale) e del reggimento Tuscania, cioè i paracadutisti dei carabinieri con sede a Livorno. Proprio nella città labronica era ritornato nel 2001 a capo della neonata seconda brigata mobile, l’articolazione dalla quale ancora oggi dipendono Gis, Tuscania, 7° e 13° reggimento. Fu artefice del blitz del Gis nel carcere di Trani nel 1980 per liberare 18 agenti di custodia che erano stati presi in ostaggio dai detenuti. Ha anche guidato i comandi provinciali di Catanzaro e Trieste, oltre alla Scuola allievi carabinieri di Roma. Altrettanto importante la sua storia all’interno della cornice degli interventi all’estero. È stato infatti l’ideatore delle Msu (Multinational specialized unit, unità specializzate multinazionali) dei carabinieri, attive fin dalle missioni di pace in Bosnia e in Kosovo durante gli anni Novanta. La sua intuizione fondamentale fu quella di riunire in un’unica realtà le competenze del militare e del poliziotto, indispensabili all’interno delle operazioni di pace all’estero. Durante la missione in ex Jugoslavia collaborò con il generale Usa Wesley Clarck e in seguito ricevette la massima onorificenza americana, la “Legion of merit”, concessa dal Congresso . L’onorificenza è accordata solo in casi eccezionali, in particolare a cittadini non statunitensi. Nel 1998 fu comandante della forza multinazionale della Nato. È stato anche consigliere militare e addetto alla difesa della rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite a New York. Ritiratosi dal servizio nel 2012, viveva a Fauglia.

Il cordoglio dello Stato

A commentare la sua scomparsa il ministro della Difesa Guido Crosetto: «Sono profondamente addolorato per la scomparsa del generale di corpo d'armata dei carabinieri Leonardo Leso. Servitore dello Stato, anche dopo il termine del servizio attivo ha continuato a essere un punto di riferimento, contribuendo a scrivere pagine importanti della storia dell'Arma. In particolare, si è distinto nello sviluppo di missioni e operazioni all'estero, portando prestigio al Paese a livello internazionale». Un messaggio è arrivato anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa: «Di lui ricordo nitidamente le doti umane e professionali e la sua grande passione per l’Arma che ha sempre onorato in tanti anni di servizio. Più volte, anche da ministro della Difesa, ho avuto il piacere di confrontarmi con lui. Serio servitore dello Stato, il generale Leso è stato un punto di riferimento indiscusso per tanti suoi uomini». 

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