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Pisa, la strada del gattile è chiusa da due settimane e nessuno fa niente per riaprirla

Pisa, la strada del gattile è chiusa da due settimane e nessuno fa niente per riaprirla

Dissesto sull’argine in via della Figuretta tra Pisa e San Giuliano e le volontarie devono fare i salti mortali per arrivare dai mici

28 ottobre 2024
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PISA. Via della Figuretta, la strada per raggiungere il gattile gestito dall’associazione Gatti Mammoni di Pisa è stata chiusa con le transenne dopo che un tratto dell’argine del fiume Morto ha cominciato a cedere e le piogge di questi giorni hanno reso la situazione ancora più a rischio.

Due settimane e la strada rimane transennata

A distanza di due settimane da quando sono stati notati i primi cedimenti nell’argine le transenne non sono state rimosse e per le volontarie che si occupano ogni giorno de gli oltre cento gatti del rifugio raggiungere il gattile è sempre più complesso. Probabilmente siamo di fronte all’ennesimo caso di “rimpallo” tra enti che dovrebbero intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza.

«Per noi è sempre più difficile, a causa degli smottamenti lungo l’argine e per le crepe sul manto stradale, raggiungere il gattile», dice Erika Simi, presidente dell’associazione Gatti Mammoni. Anche solo per portare i bidoni dei rifiuti le volontarie devono fare mezzo chilometro a piedi. Da qui una nuova segnalazione per chiedere di risolvere la situazione in via della Figuretta, situata al confine Pisa e San Giuliano Terme.

Il problema dei due comuni

Proprio il trovarsi sul confine tra due comuni ha aggravato la situazione della strada e di conseguenza per chi ogni giorno si occupa dei gatti. Si tratta di un problema che va avanti almeno da un anno. Il Comune di Pisa inizialmente è intervenuto per sistemare la strada bianca. Poi però ci sono stati lavori per realizzare dei sottoservizi e la strada è diventata di nuovo impraticabile. «Come associazione siamo registrate a Pisa e facciamo parte del protocollo d’intesa tra le organizzazioni di volontariato – aggiunge Simi – ci aspettiamo un intervento del Comune».
 

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