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Arena, soldi per la gradinata. E scatta l’iter per la vendita: i passaggi chiave

di Francesco Loi
Arena, soldi per la gradinata. E scatta l’iter per la vendita: i passaggi chiave

In corso le procedure per assegnare l’incarico a un advisor

28 giugno 2024
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PISA. Ci sono anche i soldi per sistemare la gradinata dell’Arena Garibaldi e nel frattempo sono state avviate le procedure per preparare la possibile cessione (o valorizzazione) dello stadio. Approvate dal consiglio comunale, a maggioranza, le modifiche al programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e all’elenco annuale 2024, nell’ambito del Dup (Documento Unico di Programmazione).

«Una variazione in aumento di circa 13 milioni, all’interno della quale – ha spiegato il vicesindaco Raffaele Latrofa, che ha la delega ai lavori pubblici – alcuni comparti vedono incrementi considerevoli, come quello dell’edilizia residenziale pubblica (oltre 4 milioni di euro), strade e marciapiedi (più 3,3 milioni in continuità con il grande piano manutenzioni), verde pubblico (1,8 milioni), riqualificazioni energetiche (1,3 milioni), asili e scuole (un milione)».

Nel lungo elenco di modifiche rientra anche, per quanto riguarda l’Arena Garibaldi (alla voce “manutenzione straordinaria e adeguamenti normativi”), un aumento dell’importo previsto per 408mila euro. Così la cifra stanziata in origine passa da 50mila a 458mila euro «al fine – si legge negli atti – di poter prevedere interventi di manutenzione straordinaria riguardanti le opere edili, l’impermeabilizzazione di una porzione di gradinata, la sistemazione della lavanderia e dei magazzini».

La porzione di gradinata a cui si fa riferimento «è quella che ha dato origine ai distacchi di intonaco», ha specificato Latrofa. Si tratta dunque della parte lato curva Sud da cui sono partiti tutti i disagi, le esigenze di intervento, le polemiche e che è rimasta chiusa per tutto il campionato, delimitata dalla striscia di teloni bianchi. Questo significa che, dopo che saranno stati eseguiti quei lavori, anche la gradinata potrà tornare del tutto agibile.

Ma la capienza deve comunque restare sotto i 10mila spettatori. Dunque, dopo aver riavuto a disposizione anche il “curvino”, sarà il Pisa Sc a dover stabilire l’utilizzo dei singoli settori dello stadio, con relativa ripartizione dei posti assegnabili attraverso abbonamenti e biglietti. Per ora, in pratica, vale sempre la storia della “coperta corta”. Anche se sul tavolo di Latrofa resta l’obiettivo dell’aumento di capienza, ma per questo servono altri interventi strutturali e adeguamenti alle normative.

Fin qui quelle che possono essere considerate le azioni da intraprendere in una fase “transitoria”. La prospettiva principale, per lo stadio, rimane quella del passaggio nelle mani del Pisa Sc, che già ha manifestato questa intenzione, anche formalmente, all’amministrazione comunale.

Come emerso dalle parole di Latrofa in consiglio comunale, è iniziato il percorso per far stimare l’Arena, «questione che vede impegnati in prima persona il sindaco e il dirigente Luca Leone». Il Comune deve concludere l’assegnazione dell’incarico a un advisor, un soggetto terzo che deve dire qual è il valore dell’Arena. Un passaggio necessario per poi andare a definire, nel più ampio ambito della legge nazionale sugli stadi, se procedere con una vendita o una concessione pluriennale, dopo un iter a evidenza pubblica.


 

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