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San Miniato, duello bis 5 anni dopo: è ancora ballottaggio Giglioli-Altini

di Giacomo Pelfer

	Da sinistra Simone Gigiioli e Michele Altini
Da sinistra Simone Gigiioli e Michele Altini

Il sindaco uscente stacca di 11 punti il candidato del centrodestra, ma non basta. Il civico Gussetti è il grande flop, Bagni (Filo Rosso) va sopra il 12%, Fattori out

10 giugno 2024
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SAN MINIATO. Sarà ancora un duello tra Simone Giglioli e Michele Altini quello che attende San Miniato tra due settimane. Il primo turno consegna agli elettori lo stesso ballottaggio di 5 anni fa, senza gli scossoni e le sorprese che molti speravano o temevano. L’effetto Vita Nova si sgonfia già dopo le prime sezioni scrutinate: Lucio Gussetti, vera novità di questo tornata elettorale, si ferma poco sopra l’11%, confermando l’impressione di un consenso conquistato principalmente nel campo del centrodestra, mentre la componente di sinistra della vecchia CambiaMenti (22% di voti nel 2019) sembra andare in eredità alla lista Filo Rosso, che a sorpresa chiude il primo turno al terzo posto con circa il 13% dei voti.

Tra i grandi delusi c’è però anche l’ex assessora Marzia Fattori, che con appena il 5,7% sarà l’unica dei 5 candidati a sindaco a restare fuori dal prossimo consiglio comunale. Fattori rosicchia un po’ di voti al centrosinistra, ma non abbastanza da impensierire Giglioli che può presentarsi al ballottaggio del 23-24 giugno con un ampio vantaggio.

Il candidato del Pd, sostenuto anche dalla lista Noi per San Miniato, raggiunge il 41% dei consensi (aveva superato il 45 nel 2019) contro il 28% di Michele Altini, sostenuto dalla coalizione di centrodestra e dalla lista di Fratelli d’Italia.
 

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«Sicuramente Fattori ha pescato nel nostro elettorato – ha commentato Giglioli dal quartier generale del Pd alla Casa Culturale di San Miniato Basso – e questo ci ha impedito di tallonare di più il 50%. Ad ogni modo è uno scenario niente male, perché Gussetti andava a pescare nella stessa torta di Altini, mentre Filo Rosso rappresenta un mondo alla nostra sinistra con cui occorre aprire un dialogo». Da qui l’appello agli elettori Pd e a tutta la squadra: «Ci aspettano 15 giorni “pancia a terra”, sarà un po’ come ripartire da capo – ha aggiunto Giglioli -. Possiamo vincere ma non è scontato, bisogna andare a richiamare le persone e riportarle alle urne».

La stessa sfida che attende anche la squadra di Michele Altini, soddisfatto del secondo posto ma al tempo stesso seccato per i voti «dispersi» a sostegno di Gussetti. «Sono sempre stato sicuro di andare al ballottaggio – dice – nonostante ci siano mancati i voti dei fuoriusciti che hanno scelto di intraprendere una strada scellerata. Alla fine i cittadini premiano la serietà e la coerenza. Adesso abbiamo l’opportunità di riprovarci e ribaltare il risultato di 5 anni fa. Per questo mi rivolgo a tutti i cittadini di San Miniato, affinché sfruttino questa occasione di cambiamento. Mi rivolgo in primo luogo a tutti giovani che non sono andati a votare».

«Certamente non siamo contenti» esordisce a caldo Lucio Gussetti, attribuendo il flop a una serie di fattori. «Innanzitutto c’è una polarizzazione a livello nazionale che spinge molto sui simboli – dice – senza dimenticare che il nostro programma è stato molto copiato dalle altre liste. Infine si registra a San Miniato un forte scontento verso l’amministrazione che poi non si traduce nelle urne. Evidentemente in questo Comune ci sono altre dinamiche». Sul ballottaggio il candidato di Vita Nova mette subito in chiaro che «non daremo indicazioni in voto in favore di Giglioli, mentre su Altini – dice – servirà una riflessione interna al centrodestra. Vediamo le condizioni».

«La parola “apparentamento” non mi piace» chiarisce subito Veronica Bagni, la candidata della lista Filo Rosso sulla quale Giglioli spera di poter contare per il ballottaggio. «Credo che non daremo indicazioni, lasciando che ognuno scelga in cuore suo – dice Bagni – anche se per adesso preferisco godermi quella che considero una vittoria, in una tornata elettorale complessa e anche un po’ schizofrenica. Questo risultato è un attestato di fiducia importante».

«C’è grande delusione – afferma invece Fattori -. Sapevamo che sarebbe stata dura perché abbiamo lavorato solo un mese e mezzo, quindi un po’ ce l’aspettavamo ma certo non in questi termini. Per il ballottaggio non c’abbiamo ancora pensato, anche se resto convinta che Giglioli non sia la persona giusta per governare San Miniato».

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