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Redditi in provincia di Pisa, i pensionati in media sono più ricchi dei dipendenti: tutti i dati

di Valentina Landucci
Redditi in provincia di Pisa, i pensionati in media sono più ricchi dei dipendenti: tutti i dati

La crescita media è oltre il 3%. A Pisa città, numeri delle Finanze alla mano, l’imponibile annuo raggiunge i 27mila euro crescendo di 4 punti percentuali

28 aprile 2024
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PISA. Tutti un po’ più ricchi in provincia di Pisa. Ma anche tutti un po’ più altre prese con caro bollette e mutui alle stelle, almeno negli ultimi tempi. Se tuttavia concentriamo l’attenzione sulle cifre delle ultime dichiarazioni dei redditi dei pisani – quelle del 2023 riferite all’anno precedente – gli aumenti medi superano il 3% con punte anche oltre il 6% in alcune città. Dati alla mano – quelli resi noti negli ultimi giorni dal Mef (il Ministero dell’Economia e delle Finanze, riportanti nella tabella in questa pagina) – nei maggiori centri urbani della provincia le famiglie hanno guadagnato di più rispetto all’anno precedente. Il redditi medi più alti si registrano nel capoluogo e il record continua ad essere detenuto dal piccolo centro di Lajatico dove risiedono e quindi presentano la propria dichiarazione dei redditi alcuni contribuenti particolarmente benestanti che contribuiscono a un sostanzioso aumento della media (oltre 56mila euro annui).

Redditi medi nelle città

Pisa si conferma la città con i redditi medi più alti pari a 27mila 215 euro annui nel 2023 (riferito all’anno di imposta 2022), quasi il 4% in più rispetto anno precedente. Tra i centri più grandi segue in classifica San Giuliano (25.228 euro in media all’anno, in aumento del 3,6%) e San Miniato (23.399, con un più 6% rispetto a quanto accadeva 12 mesi prima). Oltre i 23 mila euro anche Santa Croce e Pontedera, di poco sotto Cascina. Tutti territori dove la composizione dei contribuenti che determinano il volume complessivo della ricchezza è caratterizzata da una percentuale importante di autonomi e imprese. A differenza di Pisa dove è netta la prevalenza di redditi da lavoro dipendente: 37mila 413 dichiarazioni, con una media pro capite di 24.621 euro annui. Media che scende di poco a San Giuliano (24.275 euro annui) e in maniera più sensibile a Pontedera (21.861). Anche i pensionati residenti nel capoluogo presentano dichiarazioni dei redditi mediamente più alte che nel resto del territorio provinciale: 25.966 euro annui contro, per fare un esempio, i 22mila 800 euro al mese del pensionato di San Giuliano e i 18mila 291 del pensionato medio di San Miniato.

I super ricchi

La distribuzione della ricchezza, in provincia, segue le dinamiche nazionali. Nel senso che le risorse maggiori sono tendenzialmente concentrate nelle mani di pochi. Il caso di Lajatico è, in questo senso, emblematico: sono 8 le dichiarazioni dei redditi con cifre superiori a 120mila euro all’anno. Ma si tratta, evidentemente, di dichiarazioni fiscali pesanti i cui valore complessivo supera i 36 milioni di euro. Anche Pisa non sta male, da questo punto di vista: le dichiarazioni superiori ai 120mila euro l’anno sono 1.136 per complessivi 227 milioni di euro, pari a una media di 200mila 300 euro l’anno.

Le fasce deboli

Ci sono, però, anche i super poveri e le fasce deboli. Dando uno sguardo ai numeri della città capoluogo il segnale – pur solo indicativo – è di una diminuzione del numero di dichiarazioni dei redditi sotto la soglia dei 15mila euro l’anno: nel 2023 in tutto 21.822 dichiarazioni contro le 22.624 del 2022. Un dato che non si traduce, tuttavia, in un contenimento delle situazioni di sofferenza legate a una molteplicità di fattori che vanno oltre il dato numerico.

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