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Pisa, Non Una di Meno copre i manifesti antiabortisti

di Libero Red Dolce

	I cartelli coperti da Non Una di Meno
I cartelli coperti da Non Una di Meno

Nel mirino la campagna di “Pro Vita” con il feto apparsa qualche settimana fa. Le transfemministe: “10 donne su 10 devono avere il diritto di scegliere”

29 febbraio 2024
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PISA.  Qualche settimana fa l’associazione “Pro Vita & Famiglia” si era impadronita della voce di chi non può averla, ricoprendo Pisa di cartelli con il disegno un feto in gestazione e la scritta: «9 biologi su 10 mi riconoscono come essere umano. E tu?». Non Una Di Meno ha deciso di dare voce alle donne, con un’azione notturna in cui ha coperto i manifesti con scritte che ribaltano la prospettiva: “10 donne su 10 devono avere il diritto di scegliere”. Risemantizzando il discorso degli antibortisti e dirottando il senso sulla libertà di scelta delle donne.

I manifesti, che pure avevano creato un certo scalpore anche sui media, finora erano rimasti al loro posto. A Firenze la decisione del Comune era stata quella di bloccare le affissioni, facendo riferimento a un articolo del Codice della Strada. Pro Vita era intervenuta parlando di “violazioni alla libertà d’espressione”.

A Pisa invece erano rimasti affissi per settimane. Nessuno aveva evidentemente riscontrato la violazione dell’articolo 23 comma 4bis del Codice della strada che vieta «sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche». Non Una di Meno, invece, sì. E ha fatto da sola, per citare Loredana Bertè.

Scrivono in un comunicato. “Mettere a rischio il diritto all’aborto significa mettere a rischio le nostre stesse vite: vi ricordiamo che attorno a quel feto galleggiante, che tanto vi piace rappresentare, c’è il corpo di una persona vivente, senziente e capace di decidere per sé.Ogni anno si verificano nel mondo 121 milioni di gravidanze indesiderate, di cui più della metà si conclude con un’interruzione (per un totale di 73 milioni di aborti l’anno). Di queste, circa 25 milioni avvengono in modo insicuro a causa di leggi restrittive e portano alla morte di 39.000 donne ogni anno e all’ospedalizzazione di 7 milioni per complicanze”.

“L'obiettivo di Pro Vita & Famiglia è la promozione di tre disegni di legge che sono stati depositati in Senato (i ddl Menia, Gasparri e Romeo) che mirano a modificare l'articolo 1 del Codice civile e riconoscere la capacità giuridica del concepito”, ricorda Non Una Di Meno.

L’8 marzo e lo sciopero transfemminista si avvicinano e anche Pisa avrà la sua piazza: l’appuntamento in piazza Gambacorti, l’8 marzo naturalmente, per un corteo cittadino che partità alle 15:30 da piazza Guerrazzi.

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