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Focolaio di morbillo nel Pisano, il virologo Pistello: «L’età media dei 18 positivi è 42 anni: tanti non erano vaccinati»


	Un bambino col morbillo e il virologo Mauro Pistello
Un bambino col morbillo e il virologo Mauro Pistello

Secondo il medico i contagi dovrebbero essere in una fase discendente: «È mancato il richiamo della seconda dose di vaccino»

15 febbraio 2024
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PISA. L'aumento dei casi di morbillo in alcuni comuni in provincia di Pisa, dove si è passati da nessun caso per anni a 18 in 2 mesi, «è un dato che non sorprende perché periodicamente i contagi di morbillo saltano fuori con dei piccoli focolai. Ora dobbiamo capire se è un fuoco di paglia o se i casi aumenteranno. Questo dipende molto dalle 2 settimane di incubazione del morbillo. Ipotizzo che potremmo essere già in una fase discendente del numero dei casi, ma aspettiamo. C'è da dire che molti contagi sono in persone non vaccinate o comunque con l'unica dose che si fa a 18 mesi e senza il richiamo a 5-6 anni. Così tra i 20 e i 30 anni si apre la finestra in cui il soggetto è scoperto». A fare il punto è Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia.

Cosa è accaduto in questo focolaio in provincia di Pisa? «Quando scende l'immunità di gregge si creano le premesse per i focolai di morbillo, un virus tra i più contagiosi - risponde il virologo - Poi c'è l'effetto delle immunizzazioni che, se da una parte proteggono, dall'altro impigriscono il sistema immunitario che poi quando si trova di nuovo a contatto con il virus è più lento nel reagire. Come dicevo, è chiaro che in molti casi è mancato il richiamo della seconda dose del vaccino, e con un'unica dose nei primi anni di vita dopo decenni si è molto vulnerabili. Infatti l'età media di questi 18 positivi è 42 anni».

Secondo Pistello «siamo però lontani dai numeri del focolaio toscano del 2017, quando anche molti operatori sanitari si infettarono. Ricordo una collega che prese il virus dopo essere stata in una stanza del pronto soccorso dove alcune ore prima era passato un soggetto poi positivo al morbillo - evidenzia - Questo perché il virus rimane sospeso in aria anche per diverse alcune ore. Serve attenzione e monitoraggio dei contatti dei casi, verificare le vaccinazioni fatte in passato e comunque allertare subito il medico di famiglia in caso si verifichi l'eruzione cutanea caratteristica o esantema». 

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