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Torre di Pisa, una mostra per gli 850 anni: «Attesi 300mila visitatori»

di Francesco Loi
Nella foto i protagonisti della puntata della Pisaniana dedicata alla Piazza dei Miracoli
Nella foto i protagonisti della puntata della Pisaniana dedicata alla Piazza dei Miracoli

Sarà allestita dal 15 giugno nell’ex sede dell’Opera Primaziale

11 febbraio 2024
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PISA. “L’amica risanata. Le molte vite del Campanile di Pisa”. Sarà questo il titolo della mostra dedicata al compleanno numero 850 della Torre pendente. Un’iniziativa che si svela pian piano, attraverso le parole di Andrea Maestrelli, presidente dell’Opera della Primaziale Pisana. Iniziate nello scorso agosto (i lavori iniziarono il 9 agosto 1173), le celebrazioni proseguono dunque con un’esposizione che si terrà dal 15 giugno al 30 settembre prossimi, nell’ex sede dell’Opera con vista Torre. «Contiamo di avere un’affluenza che superi i 300mila visitatori e quindi attiveremo un apposito servizio di accoglienza», aggiunge il segretario generale dell’Opa, Gianluca De Felice.

La mostra

«Sono moltissime le iniziative che saranno organizzate nel 2024 per l’850º – dice Maestrelli – e proprio in questi giorni si riunirà il comitato scientifico per valutare tempi e stato di avanzamento lavori. Tra queste la mostra dedicata al campanile curata da una commissione scientifica presieduta dal professor Stefano Renzoni. L’idea è quella di rappresentare la Torre attraverso un racconto di opere, immagini, restauri, stampe, fotografie, riprese televisive e cinematografiche del monumento nel corso dei secoli: l’intento primario sarà quello di dare chiarezza al visitatore che la Torre di Pisa è il campanile della Cattedrale».

Restauri

«Abbiamo la fortuna di lavorare – prosegue il presidente dell’Opa – con maestranze di altissimo livello, specialmente nel restauro materico e pittorico, ma anche nei servizi di accoglienza stiamo crescendo con personale giovane e capace. Le nuove sfide riguardano più aspetti. Sul fronte conservativo siamo impegnati in numerosi cantieri che coinvolgono Cattedrale, Camposanto e Battistero. Entro l’anno ultimeremo il restauro del giardino della Limonaia del palazzo arcivescovile, che rappresenta un importante recupero per l’intera città. Stiamo andando avanti con il professor Salvatore Settis e il suo gruppo di lavoro per l’allestimento dei nuovi spazi museali all’interno degli ambienti adiacenti al Camposanto, progetto che darà finalmente “respiro” alle opere pre-medioevali conservate nei nostri depositi, oltre a rappresentare un nuovo suggestivo polo espositivo all’interno della piazza del Duomo.

Sinergie

«Non siamo un mondo a parte», ribatte Maestrelli a proposito delle critiche di chi ritiene l’Opa troppo autoreferenziale. «Con il Comune e il ministero della Cultura – aggiunge – abbiamo recentemente chiuso l’accordo sul Piano di gestione Unesco che riguarda non solo la piazza del Duomo, ma l’intero centro urbano. Stiamo inoltre dando avvio, sempre con l’amministrazione comunale, a una serie di progetti congiunti, primo tra tutti la volontà di pavimentare l’intera piazza del Duomo, comprese via Contessa Matilde e piazza Manin, con lastricati in pietra arenaria in sostituzione delle aree al momento asfaltate. Costante e proficuo il rapporto con il ministero della Cultura e la Sovrintendenza, così come con i due principali istituti che si occupano di restauro: l’Istituto Centrale di Roma e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Ottimo è anche il rapporto con la Fondazione Pisa, con cui collaboriamo da tempo per Anima Mundi, ma anche per altre iniziative tra cui il restauro materico del Battistero. Abbiamo numerosi rapporti/convenzioni con il mondo accademico pisano e non, siamo in costante relazione con tour operator, agenzie, guide turistiche, oltre che con diverse strutture alberghiere. Infine mi preme ricordare gli accordi con varie associazioni che si occupano di disabilità per migliorare i servizi di accoglienza delle persone che hanno disabilità motorie, uditive, visive e cognitive».

Sostenibilità ambientale

L’Opera della Primaziale «non è un’impresa di servizi, ma per la sua importanza, essendo un luogo unico al mondo, desidera lanciare un messaggio di sostenibilità ambientale attraverso una serie di progetti a cui abbiamo già dato avvio», sottolinea Maestrelli. L’elenco comprende «la realizzazione di un parco fotovoltaico in località Campaldo (dove abbiamo laboratori di restauro e depositi), al fine di produrre energia elettrica con l’intento di coprire i consumi dei monumenti/musei di piazza del Duomo» e anche la realizzazione di fontanelli, in accordo con Acque e il Comune, da collocare agli accessi alla piazza. «Tale attività – conclude Mastrelli – sarà accompagnata da un processo di comunicazione plastic free, che avrà il compito di sensibilizzare il visitatore sulla riduzione dell’impiego di plastica monouso, e dalla sostituzione del parco mezzi dell’ente, attualmente alimentato a benzina/gasolio, con sistemi a carica elettrica dotando piazza del Duomo di apposite colonnine».

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