Sant’Anna, verso la prima pietra del Parco scientifico a Praticelli
Assegnati i lavori per costruire il primo lotto della nuova sede della scuola.
Intervento da 52 milioni di euro: laboratori, auditorium, servizi e spazi verdi
Intervento da 52 milioni di euro: laboratori, auditorium, servizi e spazi verdi
PISA. I prossimi quattro mesi per definire il progetto esecutivo. Poi, all’inizio del 2024, l’apertura del maxi cantiere che, nell’arco di due anni, dovrà condurre alla realizzazione del nuovo Parco scientifico tecnologico della Scuola superiore Sant’Anna. Sta davvero per diventare realtà, infatti, il “sogno” che all’istituto d’eccellenza pisano cullano da almeno quattordici anni, ovvero da quando nel 2009 acquistarono i 43mila metri quadrati di terreno ai Praticelli, nel comune di San Giuliano Teme, ma alle porte della città, proprio di fronte al Cnr e alla Fondazione Monasterio, in una zona destinata sempre di più a diventare l’area delle grandi eccellenze pisane.
Almeno per quel che riguarda il primo lotto del futuro parco, che interessa quattro dei sette edifici complessivamente previsti, la “road map” è tracciata, messa nero su bianco sui documenti ufficiali. L’investimento è enorme, pari a 52 milioni di euro, ma le risorse ci sono: l’operazione, infatti, sarà finanziata al 49% dalla stessa Sant’Anna, che ha ottenuto importanti finanziamenti anche dal ministero dell’Istruzione (Miur) e dalla Regione Toscana, e al 51% dal raggruppamento temporaneo d’impresa che è stato selezionato quale partner del partenariato pubblico privato per la realizzazione dell’operazione e di cui fanno parte la Icoop Spa, con il ruolo di capofila, e le società cooperative Idealservice e Camst, le prime due con sede in provincia di Udine, l’ultima in quella di Bologna.
Ai Praticelli saranno costruiti quattro edifici completamente nuovi per un totale 6mila metri quadrati di superfici coperte e 20mila di superfici interne distribuite su più piani, oltre ad ampi spazi verdi e dotazioni a sostegno della mobilità sostenibile quali piste ciclabili e punti di ricarica per i veicoli elettrici.
Tre ospiteranno i laboratori e le attività di ricerca, didattica e trasferimento tecnologico di ingegneria e dell’Istituto di Scienze per la Vita. Nel quarto, invece, sarà realizzato un nuovo auditorium e servizi quali la mensa, la caffetteria e uffici. Il tutto con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energica. Un sogno che si realizza, dunque, ma «anche una risposta impellente a una necessità di spazi che non potevamo più rinviare – ha spiegato la rettrice Sabina Nuti ieri mattina durante la conferenza di presentazione –: per noi, infatti, si tratta di una tappa importantissima che ci permetterà di mettere a disposizione della ricerca sperimentale un’area molto più ampia e anche al passo con i tempi rispetto a quelle che abbiamo a disposizione ora».
Per il sindaco di San Giuliano, Sergio Di Maio, intervenuto insieme agli assessori Matteo Cecchelli e Francesco Corucci, invece, «la nascita del nuovo Parco scientifico tecnologico nel nostro comune è soprattutto la conferma della nostra capacità di attrarre eccellenze di livello internazionale in un’area che già accoglie la Fondazione pisana per la scienze, il centro Le Vele, l’Isola dei Girasoli e lo studentato dei Praticelli. L’intervento, peraltro, prevede anche la realizzazione di una nuova pista ciclabile che attraverserà le aree a verde del Parco per ricongiungersi con la ciclabile di via Giovannini e da qui con quella che arriva direttamente all’ospedale di Cisanello».
L’obiettivo è completare tutti gli interventi programmati e arrivare all’inaugurazione nei primi mesi del 2026. Dopo si comincerà a pensare pure al secondo lotto. Forse, perché sul punto la rettrice schiaccia garbatamente il piede sul freno. «Se servirà lo faremo e ma intanto pensiamo a realizzare questo – ha detto sorridendo –: in ogni caso sarà, comunque, un percorso completamente diverso e separato da quello che stiamo portando avanti ora».