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Pisamover, il costo del biglietto aumenta ancora: da 5 a 6 euro

Pisamover, il costo del biglietto aumenta ancora: da 5 a 6 euro

La revisione delle tariffe è tra le proposte del concessionario per il riequilibrio Diritti in Comune: contributi pubblici per garantire il profitto agli azionisti 

03 febbraio 2023
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PISA. Un aumento del costo del biglietto (per la corsa occasionale) da 5 a 6 euro. È una delle possibili misure di compensazione, da concordare tra Comune e Pisamover Spa, a fronte dei bilanci in rosso della navetta aeroporto-stazione. «Il People Mover continua a tormentare le casse del Comune di Pisa», sostengono infatti Una città in comune e Rifondazione Comunista riguardo «alla seconda fase di riequilibrio economico finanziario della convenzione tra il Comune di Pisa, Pisamo e la nuova compagine societaria della Pisamover, dopo l’acquisizione della maggioranza delle quote (78%) da parte della società francese Meridiam».

«Crediamo sia importante fare un’operazione di trasparenza con la cittadinanza e richiediamo – propongono – che qualsiasi decisione prenderà l’amministrazione passi attraverso un confronto pubblico».

L’analisi della proposta di compensazione è al vaglio di una commissione tecnica composta dai rispettivi consulenti del Comune e della società privata e dovrebbe chiudersi entro la fine di febbraio.

«Le richieste del privato – proseguono Una città in comune e Rifondazione Comunista – sono chiare: garantire il profitto agli azionisti a scapito di contributi pubblici crescenti e di un aumento delle tariffe per gli utenti. Sulla qualità e soprattutto sull’utilità del sistema di collegamento tra aeroporto e stazione ferroviaria di Pisa ormai non si prova più neanche a ragionare».

Secondo quanto anticipano le due forze che in consiglio comunale formano il gruppo Diritti in Comune, «la proposta di riequilibrio della Pisamover prevede la cancellazione del debito con Pisamo, quindi un ulteriore danno ai servizi offerti dalla società controllata dal Comune che ricadrebbero sulla qualità generale della mobilità nel nostro comune. Si fa conto poi di nuovi contributi straordinari (600mila euro subito) e ordinari (200mila euro all’anno) provenienti dalla Regione Toscana che potrebbero essere invece impiegati in maniera determinante e migliorativa sui sistemi di trasporto rivolti a tutta la cittadinanza».

Anche le tariffe entrano nella partita. «Il biglietto che soli pochi mesi fa è stato raddoppiato – aggiungono – subirà un ulteriore aumento arrivando all’incredibile cifra di 6 euro, tenendo conto di un’inflazione che però le istituzioni dovrebbero calmierare e non favorire, per i beni di prima necessità».

«La pandemia è il passato, dice in sostanza la nota di accompagnamento alla proposta pervenuta a Comune nelle scorse settimane, ed è tempo per gli investitori – dicono ancora Una città in comune e Rifondazione – di tornare a pretendere lauti profitti su una delle operazioni più fallimentari che la città di Pisa abbia mai visto».

«Nonostante i passeggeri dell’aeroporto siano raddoppiati nell’ultimo anno, e anche il traffico del People Mover sia in ripresa, triplicato addirittura nell’ultimo periodo, le previsioni attuali – sottolineano gli esponenti di Diritti in Comune – non garantiscono l’8,36% di rendimento interno dell’investimento, e il raggiungimento di questo traguardo di garanzia per il privato guida tutto il piano di riequilibrio».

«Ancora una volta solo grazie alla nostra iniziativa e la richiesta costante di un monitoraggio in commissione – concludono Una città in comune e Rifondazione – la cittadinanza può seguire ed essere informata su quanto sta accadendo. Abbiamo su questo già chiesto che entro il mese di febbraio il segretario generale e i dirigenti competenti vengano ad aggiornare la commissione su quale sia l’esito del tavolo tecnico sulle proposte avanzate dal soggetto privato. Per noi come sempre a dover essere tutelato è l’interesse pubblico».

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