Il Tirreno

Pisa

Palp, si alza lo scontro politico Accuse sulle responsabilità

Sara Venchiarutti
Palp, si alza lo scontro politico Accuse sulle responsabilità

Nerini (Fdi): i debiti non possono certo essere imputabili al consiglio uscente Le opposizioni in Comune: la destra si è rifiutata di convocare la commissione

03 luglio 2022
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MARINA DI PISA. Il futuro della Pubblica Assistenza del Litorale Pisano (Palp) continua a essere al centro del dibattito politico. Per chiarire e «sintetizzare la situazione» è intervenuto Maurizio Nerini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia ed ex consigliere della Palp. «Non è vero – scrive in una nota – che la politica non si è occupata della questione. Già da prima che scoppiasse il caso tutti ne erano a conoscenza e stanno cercando soluzioni. I debiti non sono certo imputabili al consiglio uscente, con vecchi mutui che gravano con interessi passivi importanti. La situazione è peggiorata con il Covid, ma con una gestione oculata quest’anno si poteva arrivare al pareggio della cassa corrente». E se, continua Nerini, «con il passaggio al Terzo settore i bilanci sono certificati, ci si chiede come siano stati possibili i bilanci precedenti. Certificato quindi lo status economico, nessuno dei consiglieri uscenti, volontari, ha voluto continuare senza la copertura giuridica».

Con la riforma del Terzo settore infatti chi ricopre il ruolo di consigliere risponde in prima persona dei debiti, che per la Palp arrivano a circa 400mila euro. Altro aspetto, i finanziamenti regionali. «Gran parte delle perdite – spiega Nerini – deriva dai servizi che la Regione paga “uno”, ma costano “cinque”. Anche il sistema dei pagamenti regionali costringe ad anticipazioni bancarie che espongono ancora di più le associazioni». In più, conclude Nerini, «abbiamo dovuto affrontare delle situazioni spinose messe in piedi spesso da personaggi senza scrupoli». Dunque, secondo il consigliere la situazione Palp va inserita in uno scenario ampio.

Intanto però l’opposizione attacca: «La maggioranza ancora una volta si sottrae alle proprie responsabilità. La destra, nonostante gli impegni assunti, si è rifiutata di convocare prima del 28 giugno scorso (data in cui si riuniva il consiglio della Palp) la commissione competente per capire cosa avessero messo in campo le varie istituzioni per garantire questa esperienza». Lo scrivono in un intervento i consiglieri Maria Antonietta Scognamiglio e Matteo Trapani (per il Pd), Gabriele Amore (M5S), Antonio Veronese (Patto Civico) e Francesco Auletta (Diritti in Comune). Ieri «il presidente della seconda commissione – continuano i firmatari – ha inviato la convocazione di una seduta a tema per lunedì prossimo, rifiutandosi di convocare il Comune e la Società della Salute come da noi richiesto. Siamo di fronte a un atteggiamento pilatesco e irresponsabile. Tutti i livelli istituzionali, come richiesto nello stesso atto votato dal consiglio comunale, devono attivarsi. Invece la maggioranza perde tempo e sembra non voler affrontare una questione sempre più urgente. Chiediamo quindi che sindaco e presidente della Sds si presentino in commissione e riferiscano anche delle eventuali interlocuzioni avute con la Regione e di come le istituzioni intendano muoversi concretamente».


 

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