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Primo maggio azzoppato senza la tradizionale fiera

Donatella Lascar

Per il secondo anno consecutivo salta l’evento clou d’inizio estate Sul litorale è tanto il dispiacere per un evento che salutava il via della stagione balneare

30 aprile 2021
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tirrenia. Se fossimo stati in un tempo in cui tutto scorreva normalmente, domani, primo maggio, il litorale avrebbe salutato l’arrivo della stagione con la fiera in piazza a Tirrenia. E invece, a causa delle prescrizioni anti-contagio, per il secondo anno consecutivo quest’appuntamento salterà con grande dispiacere di tutti, ma anche con la consapevolezza che non poteva essere altrimenti.

Lo scorso anno, infatti, per il primo maggio tutta l’Italia era ancora in lockdown mentre quest’anno, secondo l’ultimo Dpcm, le fiere potranno riprendere soltanto a partire da luglio. Con questo provvedimento, si è così interrotta nuovamente una tradizione che durava ormai da più di mezzo secolo. Quello del primo maggio è uno dei mercati più frequentati in provincia. Un evento che da sempre attira moltissima gente proveniente dalle zone più disparate e che nessun terrenese o marinese si è mai perso. Non solo le strade sarebbero state piene di gente, ma anche tutti i locali così come le spiagge. Per molti stabilimenti, infatti, il primo maggio corrispondeva all’inizio della stagione balneare con l’apertura dei ristoranti per il tradizionale pranzo dei clienti affezionati. Un inizio d’estate accompagnato dall’idea delle vacanze e di un incremento del lavoro di cui, per il momento, c’è solo una speranza. E invece niente, tutto è rimandato più avanti e nel frattempo, di questa festa d’inizio estate restano i ricordi. Diversi tirrenesi, che ormai hanno già visto parecchie primavere, indulgono in questo sentimento nostalgico e raccontano che quando erano bambini gli ambulanti che vendevano la biancheria per la casa, arrivavano dal sud con i loro furgoni già la sera precedente e il giorno dopo vendevano al mercato battendo all’asta articolo per articolo in una sorta di grande spettacolo all’aperto. C’erano tanti banchi di dolcetti come mentine, croccante, brigidini e frutta secca. E una volta calata la sera, ai ragazzini che giravano tra i banchi che vendevano leccornie, se il lavoro era andato bene veniva regalato sempre qualcosa da mangiare.

La fiera del primo maggio risale ad un’epoca in cui i posti dei banchi non erano già assegnati come oggi e per questo molte volte si assisteva a scazzottate tra gli ambulanti per accaparrarsi i posti migliori. Un mondo lontano con altre preoccupazioni che però non riguardavano il covid. Così, il litorale, con questo secondo stop alla festa d’inizio estate, resta in attesa, ma un primo barlume di un parziale ritorno alla faticosa normalità viene dalla notizia che già martedì prossimo, a Tirrenia, tornerà il mercato settimanale estivo in anticipo sui tempi. Un segnale di ripresa importante per un territorio che in epoca pre-Covid, già in questo periodo, vedeva aumentare le presenze e il lavoro. —

Donatella Lascar

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