Inferno sul Monte Serra: via al processo, in aula il volontario imputato
Franceschi, in carcere da dicembre, è presente in tribunale insieme ai suoi familiari e a un nutrito gruppo di residenti e rappresentanti delle associazioni di Calci
PISA. Si è aperto nel pomeriggio il processo a Giacomo Franceschi, il volontario dell'antincendio boschivo di 38 anni accusato di incendio doloso e disastro ambientale per il maxi incendio che devast il monte Serra il 25 settembre scorso divorando 1500 ettari di bosco e distruggendo una decina di abitazioni. L'imputato, in carcere da dicembre, è presente in aula dove prendono posto i suoi familiari e un nutrito gruppo di residenti e rappresentanti delle associazioni di Calci, il comune più colpito dal rogo.
In apertura di udienza c'è stata la richiesta di costituzione di parte civile da parte di comuni di Calci, Buti e Vicopisano, del Gva calcesano, il gruppo di volontari dell'antincendio boschivo di cui Franceschi faceva parte e la onlus ambientalista Lega per l'abolizione della caccia. Per quest'ultima il difensore di Franceschi, Mario De Giorgio, ha eccepito che possa avere diritto a chiedere un eventuale risarcimento del danno in quanto "non così radicata sul territorio ma piuttosto attiva nel campo della sensibilizzazione su generali temi di natura ambientalista".
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