Un luogo per giocare insieme oltre la malattia
Aperto a San Rossore lo spazio “Gioco anch’io” pensato per piccoli con spettro autistico
PISA. In coincidenza con la giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, domenica scorsa, è stata inaugurata presso La Casa dei bambini e delle bambine a San Rossore “Gioco anch'io”, la ludoteca per bimbi con spettro autistico. In questo nuovo spazio, immerso nel verde del parco di San Rossore, due settimane fa è partito il progetto pilota «che in questa fase coinvolgerà non più di 6 bambini tra i 4 e i 6 anni» ha spiegato Susanna Pelagatti presidente dell'associazione Autismo Pisa, ispiratrice del progetto. Lo spazio è stato reso idoneo ai piccoli, con arredi speciali pensati alle loro esigenze, grazie alle donazioni dei due Lions Club pisani: il Lions Club Certosa presieduto dalla dottoressa Candida Virgone e il Lions Club Pisa Host del presidente Domenico De Bernardo. "Gioco anch'io" è nato dal bisogno di normalità, di avere a disposizione spazi di svago e di inclusione fruibili quotidianamente dai bambini con spettro autistico per giocare con i coetanei. «Le attività che sono semplici per gli altri bambini - ha spiegato Pelagatti - ai piccoli con spettro autistico sono compromesse. I genitori dei nostri bambini devono saper scegliere le attività, i luoghi e anche gli insegnanti adatti alle esigenze dei piccoli. Queste sono le problematiche che abbiamo spiegato al Comune e che hanno portato alla nascita del progetto».
Spazi come questi possono cambiare la vita a famiglie con bambini affetti da autismo che trovano un luogo per giocare con i coetanei. «Questa realizzazione - ha detto l'assessore Marilù Chiofalo - fa parte del piano d'azione più generale con cui l'Amministrazione Comunale mira a rendere effettiva la piena inclusione di bambini e ragazzi che hanno talenti e abilità diverse. Un impegno complessivo che viene attuato: nelle scuole statali con l'assistenza specialistica fornita del Comune tramite la Società della Salute e risorse erogate direttamente alle scuole statali con Piani zonali; nelle scuole d'infanzia e nidi comunali attraverso la dotazione organica di insegnanti di sostegno, e nell'educazione non formale attraverso i progetti di inclusione nei Campi solari ed ora anche nelle ludoteche cittadine. Questa esperienza ha una specificità sull'autismo ma è un progetto pilota che sarà esteso anche ad altre diverse abilità». (v.v.)