Piombino in trasferta a Saline
Sfida ad alta tensione con i pisani che vogliono uscire dal mucchio del centro classifica. Mister Brontolone: «Dovremo stare attenti, però non ci mancano le motivazioni»
PIOMBINO. Il calcio insegna che in qualunque categoria i conti si fanno alla fine. Il Piombino gioca oggi in trasferta a Saline e sa che i tre punti in palio nell’impianto di Ponteginori, nel recupero di questa giornata non disputata a novembre per l’alluvione, valgono parecchio. Sfida ad alta tensione, come si scriveva una volta, perché i pisani vogliono uscire dal mucchio del centro classifica e raggiungere piano piano la vetta, o almeno avvicinarsi per divenire mina vagante.
Mister Antonio Brontolone, uomo di calcio e professionista serio, lo sa, ma non si spaventa. Mantiene il profilo basso e intanto invita i suoi ragazzi a giocare bene la partita. «Il Saline - dice - è formazione esperta, dove non mancano le individualità e nemmeno la voglia di emergere. Vogliono proseguire la scalata, perché in estate a questo erano preparati. Dovremo stare attenti, ma non ci mancano le motivazioni, cresciute dopo il successo della settimana scorsa a Firenze sul terreno del Centro Storico Lebovski. In questi giorni, rispettando la tabella di marcia, abbiamo lavorato e preparato la sfida senza tralasciare niente. I padroni di casa sono forti e possono contare sul fattore campo, però tocca a noi provare a contenerli». E, se capita l’occasione, a sorprenderli in contropiede. Il mister, ex difensore centrale, più che all’ormai superato concetto "primo non prenderle" si affida alla capacità dei suoi di tessere la manovra e di presidiare le zone di competenza senza regalare spazi ne corridoi. Il Saline, ricorda Brontolone, può vantare nomi del calibro della punta Jacopo Bernardoni, del portiere Niccolò Frongillo e in mezzo di Simone Dellaversana. Tre ex calciatori del Cecina conosciuti nel girone B. I pisani sono settimi in classifica con 19 punti e vogliono uscire dall’anonimato, non solo per dimostrare agli addetti ai lavori il proprio valore, ma per trasmettere un segnale al torneo pensando al girone di ritorno. «Per noi - prosegue l’allenatore nerazzurro, che non ha mai pareggiato - sono tutte partite decisive, in pratica finali. L’età è bassa, ma la vittoria di sette giorni fa ha migliorato l’autostima e rafforzato il gruppo. I ragazzi sono uniti e hanno capito, ne sono certo, qual è il percorso giusto. Non avrò a disposizione il centrocampista Filippo Bulli ancora a riposo, gli altri sono a posto. Per completare le convocazioni chiamerò qualcuno degli Juniores Elite». Una soddisfazione per chi potrà indossare la casacca e misurarsi con la categoria. Poi, la pausa. Festa nei giorni rossi del calendario e allenamenti negli altri. Se possibile un’amichevole con una formazione grossetana. Il 7 gennaio, scontro salvezza con il Picchi nell’ultima di andata.
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