Il Tirreno

Al termine delle indagini

Piombino, massacrato 20enne per strada di fronte agli amici a Calamoresca: ci sono nove denunciati – Cosa ha scoperto la polizia

di Manolo Morandini

	Il momento della rissa a Calamoresca
Il momento della rissa a Calamoresca

Il caos nel piazzale di Ponente è esploso in tutta la sua violenza intorno alle 23,30 del 18 ottobre. Nel rinomato luogo di ritrovo dei giovani aveva fatto irruzione un branco di ragazzi che non sarebbe nuovo a questo genere di azioni

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PIOMBINO. Dovranno rispondere di lesioni personali aggravate. Sono nove i ragazzi identificati e denunciati dal Commissariato di Piombino per l’aggressione nel piazzale di Ponente avvenuta la sera del 18 ottobre ai danni di un 20enne piombinese, che ha riportato ferite giudicate guaribili in 21 giorni. Tra i protagonisti quattro sono minorenni, mentre gli altri hanno tra i 18 e i 19 anni. Insomma, tutti giovanissimi. La svolta nelle indagini, che in queste settimane si sono svolte sottotraccia e nel più stretto riserbo, arriva a poco più di un mese dall’episodio.

La rissa

Il caos nel piazzale di Ponente esplode in tutta la sua violenza intorno alle 23,30. E così lì dove ci si ritrova per fare gruppo irrompe con la forza un branco di ragazzi che non sarebbe nuovo a questo genere di azioni. Si è trattato, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, di una rissa scaturita per futili motivi, per uno sguardo di troppo, tramutatasi poi in una vera e propria aggressione di gruppo.

L’aggressione

I nove denunciati, tra i quali alcuni già noti alle forze dell’ordine per episodi analoghi verificatisi in passato, avrebbero avvicinato il 20enne con fare provocatorio e lui avrebbe azzardato una risposta. Cosa che nella logica distorta di chi non conosce che la forza, avrebbe osato reagire, sebbene sul piano delle parole. E in quella sorta di codice di onore al contrario, che sembra guidare e accecare quel gruppo di ragazzi, che in città si sono già fatti conoscere per altri episodi violenti, quello è uno sgarbo inaccettabile. Il ragazzo aggredito sarebbe stato accerchiato. A quel punto il branco avrebbe iniziato a far volare calci e pugni, fino a buttarlo a terra. E poi, continuare a percuoterlo con violenza cieca. Si racconta che chi ha provato a separarli e a sottrarlo al branco avrebbe a sua volta rimediato dei colpi. Uno ci avrebbe rimesso anche un dente. Nel parapiglia però il ragazzo sarebbe riuscito a trovare la forza per tentare la fuga. Ma si è rivelata solo un’illusione. Viene raggiunto e colpito alla testa con un casco. E una volta a terra di nuovo preso a calci. Sfogata la rabbia il branco si sarebbe allontanato per far perdere le tracce.

La paura tra i presenti

Chi assiste alla scena resta pietrificato dalla paura. Si sentono urla. C’è chi chiede aiuto. C’è chi chiama a casa per farsi venire a prendere dai genitori. Tanti dei giovani che si ritrovano a Calamoresca sono ragazzini ancora minorenni. Sul posto arriva una volante della polizia e una pattuglia della polizia municipale. Chi ha visto il ragazzo aggredito parla di una persona sfigurata dalle botte prese, in una maschera di sangue.

Le indagini

Dopo giorni di indagini, dichiarazioni di testimoni e ore di videoriprese passate al setaccio, i poliziotti del Commissariato di Piombino hanno rimesso insieme i pezzi di quanto accaduto e dato un nome ai nove giovani. L’intervento delle volanti quella sera è stato repentino e prezioso per l’acquisizione delle prime informazioni sull’accaduto, ma è stato necessario un accurato lavoro di indagine per acquisire un compendio indiziario solido e arrivare all’individuazione e alla denuncia dei soggetti coinvolti e identificati.

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