Il Tirreno

Il furto

Spaccano il finestrino della jeep e rubano tutto, l'influencer in vacanza in Toscana: «Luogo stupendo, ma attenzione ai ladri»


	Il finestrino rotto, Baratti e l'influencer (foto pagina Fb Arianna Ariel Gatti)
Il finestrino rotto, Baratti e l'influencer (foto pagina Fb Arianna Ariel Gatti)

Il racconto-sfogo di Arianna Gatti dopo aver trascorso un weekend nel Golfo di Baratti

27 maggio 2024
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PIOMBINO. «Doveva essere un bel week end in Toscana in tenda, ma purtroppo non è stato così. O meglio, solo in piccola parte». Inizia così il racconto-sfogo di Arianna Gatti, influencer conosciuta su Instagram per la pagina wildarieltravels, che conta 136mila follower. Gatti, in vacanza nel Golfo di Baratti, è stata derubata: i ladri hanno spaccato un finestrino della sua jeep, portando via tutto ciò che c’era dentro. 

I messaggi dei follower

«Mi trovo con Nico in un posto meraviglioso e super wild (la piccola baia “Buca delle Fate”) quando dal nulla ricevo dei messaggi su Instagram da parte di persone che sostengono di aver trovato abbandonata da qualche parte la mia borsa, con dentro i miei documenti. E per fortuna la sera prima avevo pubblicato due Ig stories in queste zone, altrimenti non sarebbero mai potute risalite a me. Io sono certa di averla lasciata in macchina, la borsa, quindi c’è qualcosa che non mi torna».

L’azione dei ladri

«Com’è possibile? Ci mettiamo subito a camminare verso la macchina, che abbiamo lasciato al parcheggio, quello da cui partono i vari sentieri (per Buca delle Fate, cala San Quirico ed altre). In un primo momento ci sembra tutto ok, ma poi apriamo il baule e troviamo la macchina completamente vuota. Solo in un secondo momento ci rendiamo conto che ci hanno sfondato un vetro laterale. Ci hanno rubato qualsiasi cosa. La borsa con dentro portafoglio e contanti, MacBook, Polaroid e i borsoni con dentro tutti i vestiti e tutti i miei prodotti. Sapete quando si dice “Ci hanno lasciati in mutande”? Ecco, a noi non hanno lasciato nemmeno quelle».

«Furti all’ordine del giorno»

«Raggiungiamo subito il ristorante lì sotto, da cui mi ha scritto la ragazza che ha la mia borsa. Due ragazzi che stavano facendo trekking l’hanno trovata per strada e l’hanno portata lì. Quando arriviamo trovo solo la borsa, senza portafoglio e soldi, ma almeno ci sono dentro i miei documenti e anche le varie carte. Un piccolo sbattimento in meno. Le persone del posto ci raccontano che queste cose sono all’ordine del giorno in quelle zone, specialmente nei mesi estivi più presi dal turismo, ma a quanto pare non solo. Ci raccontano di ladri che rubano borsette dall’alto, con la canna da pesca, senza che nessuno li veda. Giusto per rendere l’idea.

Proviamo anche a percorrere sia a piedi che in macchina un po’ di stradine lì Intorno, nella speranza di trovare qualche borsone abbandonato, ma ovviamente il nulla cosmico e così ci mettiamo il cuore in pace. Sicuramente la tenda sulla macchina ha attirato l’occhio. Hanno capito subito che avevamo dentro tutte le nostre cose, ma da come parlavano quelli del posto, devono essere situazioni davvero frequenti anche normalmente.
Il consiglio
«Queste zone sono stupende, super wild e se non ci siete mai stati meritano davvero. Noi ce ne siamo innamorati subito. Ma se ci andate ricordatevi di fare molta molta attenzione alle vostre cose! Concludo dicendo che forse io e Nico siamo stati anche un po’ “ingenui”. Viaggiando sempre lontano, dall’altra parte del mondo, dove le persone sono totalmente diverse da qui, spesso ci dimentichiamo che quella purtroppo non è la normalità. Ci siamo rimasti davvero male sul momento, senza contare che ci hanno rubato anche cose molto importanti, ma sicuramente abbiamo imparato una bella lezione»

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