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Piombino, crollo alla case popolari: dodici persone evacuate, le cause e le soluzioni per gli sfollati

di Manolo Morandini
Il crollo alle case popolari a Piombino
Il crollo alle case popolari a Piombino

Al via accertamenti per ripristinare le condizioni di sicurezza

01 aprile 2024
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PIOMBINO. Le macerie del sottotetto danno la misura del pericolo. «Un cedimento senza preavviso – sottolinea il vicepresidente Casalp Spa Luca Ardenghi –. Anche a detta dei vigili del fuoco questo tipo di materiali, che risalgono all’epoca di costruzione del fabbricato, non danno avvisaglie». Eppure, restano la paura di chi si è trovato giusto una stanza più in là del crollo. E quelle di chi si sente potenzialmente esposto allo stesso pericolo. Ovvero, chi abita al terzo e ultimo piano della palazzina di via Carlo Pisacane, al civico 66, dove la mattina di Pasqua si è verificato il cedimento. In tutto sono dodici le persone che sono state evacuate e alloggiate in albergo.

La causa
A cedere sarebbero stati i ferri dell’armatura del sottotetto in una stanza dell’ultimo piano che affaccia su via Portovecchio. Si va per ipolo tesi con lo sguardo che fatica a non posarsi su quel cumulo di calcinacci e detriti che ha pressoché invaso un’intera stanza. Da quel che è stato possibile ricostruire la signora che abita in quell’appartamento con il marito e la loro figlia alla sera prima di andare a letto avrebbe visto sul soffitto delle crepe, ma niente che facesse pensare a quel che è stato. Poi, di primo mattino, lo scricchiolio a cui è seguito il crollo. E l’intero sottotetto è venuto giù. Da qui la decisione di evacuare non solo la famiglia che più di altre se l’è vista brutta, ma in via precauzionale anche le altre del terzo piano. Cinque appartamenti in tutto. Dodici persone che per una settimana, questo è per adesso l’orizzonte a cui si guarda, alloggeranno in albergo. «La mattina di Pasquetta una ditta incaricata da Casalp ha provveduto a liberare la stanza interessata dal crollo dei calcinacci – afferma Ardenghi –. In questi giorni saranno eseguite le verifiche tecniche per appurare la stabilità del sottotetto e valutare gli interventi necessari per mettere l’immobile in sicurezza». Intanto, a seguito del crollo è stato necessario puntellare il soffitto della colonna del vano scale.
 

Le istituzioni

Sul posto la mattina del crollo sono intervenuti il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e i tecnici del Comune e di Casalp. «Sono andato personalmente, accompagnato da alcuni assessori, a verificare la situazione – ha reso noto Ferrari – e fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone. Il Comune sta provvedendo comunque a evacuare cinque famiglie, dei cinque appartamenti all’ultimo piano interessati dall’accaduto, e alloggiarle in via emergenziale negli alberghi della città già nelle prossime ore. Nei prossimi giorni cercheremo di capire le tempistiche per soluzioni di medio lungo periodo». Qual è l’orizzonte di chi all’improvviso si è trovato fuori di casa? «Dovremo attendere l’esito delle verifiche tecniche su tutte le pannellature del sottotetto dell’ultimo piano del palazzo per capire quali interventi sono necessari per la sicurezza – dice il vicepresidente Casalp –. Non risultavano problemi di infiltrazioni di umidità e neppure segnali di problemi di natura strutturale. Tant’è che a cedere è stata la pannellatura del sottotetto e non il solaio. Quel fabbricato è stato interessato da lavori che sono in via di completamento. Abbiamo rifatto la facciata, con cappotto termico, la chiostra e le scale».l

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