Il Tirreno

CASTAGNETO. Salvato dai vigili del fuoco del distaccamento di Cecina. Protagonista un segugio della squadra di cacciatori di cinghiali di Donoratico. Al termine della battuta nella macchia Bolgherese, tra una “canizza”, qualche sparo e qualche immancabile padella, i cacciatori stavano raggruppando i cani per riporli nelle portantine.

«Ci siamo accorti che mancava all’appello un nostro segugio – dice Luciano Morelli –. Abbiamo sentito dei latrati che arrivavano da dentro il bosco, non erano degli abbai normali, sembravano piuttosto grida disperate. E seguendo i guaiti siamo giunti in un punto del bosco dove c’era una grossa buca, scavata probabilmente da una volpe con il nostro segugino che ci si era infilato dentro e non riusciva più a uscire».

Una buca profonda. «Pur sentendo il cane non riuscivamo a vederlo. Abbiamo tentato il salvataggio con ogni mezzo, ma i nostri tentativi sono risultati vani. Allora abbiamo deciso di chiamare i vigili del fuoco che dopo poco sono giunti sul posto con i loro mezzi».

I pompieri hanno iniziato a lavorare tenacemente armati di pala e piccone. «Sono stati encomiabili e commoventi, uno spettacolo vederli impegnati come se si trattasse di salvare una vita umana – prosegue Morelli –. Io e tutti i miei compagni della squadra vorremmo ringraziare dal profondo del cuore questi ragazzi, la sezione di Cecina e il comando di Livorno, per quello che hanno fatto. Hanno lavorato con il freddo, la pioggia e il buio che ormai aveva avvolto tutta la macchia. Persone davvero eccezionali».

E il segugino? Ecco che finalmente dopo ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a raggiungerlo in fondo alla buca, non senza difficoltà lo hanno imbracato e portato fuori tra gli applausi e la soddisfazione di tutti.